Due poliziotti del Commissariato di Osimo insieme a molti altri colleghi della polizia, oggi pomeriggio, si sono uniti ai 250 partecipanti alla fiaccolata di solidarietà organizzata a Chieti per Domenico Di Michelangelo e sua moglie Marina Serraiocco, ancora dispersi sotto la slavina che ha travolto l’hotel Rigopiano, sul Gran Sasso. Sfilando in corteo gli amici ed i parenti hanno voluto recitare una preghiera d’amore per il poliziotto teatino in servizio a Osimo,e la moglie, ancora sotto le macerie a Farindola.
Il bimbo della coppia intanto, salvato dai vigili del fuoco all’indomani della tragedia, resta invece ricoverato in Pediatria all’ospedale di Pescara. Il quadro clinico è buono. Già oggi poteva essere dimesso ma i medici hanno preferito trattenerlo in osservazione per un’altra giornata.
In testa alla fiaccolata c’erano Alessandro, il fratello di Domenico e sua moglie, con il sindaco della città, Umberto Di Primio e tanti conoscenti di Dino. «Siamo il gruppo ‘I ragazzi del muretto’ e siamo cresciuti con la montagna – ha spiegato Maria Elena Carulli all’Ansa – siamo amici storici di Dino. Questa fiaccolata è un po’ per esorcizzare il dolore, un po’ per stare vicini ai famigliari». La manifestazione ha profuso calore umano e alimentato una nuova linfa di speranza per i familiari della coppia. «Hanno partecipato tante persone ed è stato un momento molto bello, di grande condivisione» ha confermato la moglie di Alessandro Di Michelangelo.
Intanto un nuovo batticuore ha tormentato la giornata delle famiglie Di Michelangelo e Serraiocco. E’ salito a sette infatti il bilancio ufficiale delle vittime della valanga del Gran Sasso. Oggi i vigili del fuoco hanno liberato dalla neve il corpo di una donna, riaffiorato da una stanzino vicino alla zona della cucina e del bar mentre è ancora intrappolata la sesta vittima, un uomo, individuato ieri.
La natura matrigna ha risparmiato, invece, i tre cuccioli di pastore abruzzese, figli di Nuvola e Lupo, i cani dei proprietari dell’albergo Rigopiano, nati lo scorso 4 dicembre. I cagnolini si erano rifugiati nel locale caldaia della struttura crollata sotto la valanga e per riportarli in superficie e consegnarli alle cure di un veterinario i soccorritori hanno dovuto abbattere un muro.
In questo scorrere lento di giorni, punteggiato di incognite, incertezze e tanta tristezza, l’amministrazione comunale di Osimo, oggi pomeriggio ha deciso di rinviare anche la cerimonia dell’oscar dello sport organizzata a teatro per domenica prossima. «In questo particolare momento per la nostra città, abbiamo ritenuto opportuno rimandare la manifestazione “Apollino d’Oro premio annuale per meriti sportivi” – la nota del Comune di Osimo – che si sarebbe tenuto domenica (29 gennaio) a La Nuova Fenice, ad una nuova data da destinarsi, che sarà concordata di concerto con la Consulta dello Sport».
Redazione CA
Rigopiano, il fratello di Dino: “La speranza ora è in un altro miracolo”
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