di Marina Verdenelli
Ponte dell’autostrada crolla lungo il tratto Ancona-Loreto. Due morti e tre feriti. Il dramma attorno alle 13,30, ad una decina di chilometri dal casello di Ancona sud, sotto il comune di Camerano. A perdere la vita una coppia originaria dell’Ascolano. Emidio Diomede, 61 anni, nativo di Spinetoli e sua moglie Antonella Viviani, 55 anni, nativa di San Benedetto. Lavoravano insieme per una ditta di confezioni a Colli del Tronto. Erano all’interno di un’auto Nissan, che viaggiava in direzione nord, finita contro il blocco di cemento subito dopo il crollo. I tre feriti sono operai che lavoravano alla manutenzione del ponte, nel comune di Camerano: due più gravi portati in eliambulanza al pronto soccorso dell’ospedale di Torrette (leggi l’articolo) e un terzo medicato all’ospedale di Osimo poi dimesso.
Il ponte ha ceduto proprio sopra il tratto dell’A14, prendendo tutta la carreggiata, ben sei corsie di marcia in entrambe le direzioni. La stessa scena vista 4 mesi fa in provincia di Lecco. Sul posto i vigili del fuoco di Ancona, Osimo, Macerata e Civitanova. Chiusa l’autostrada in entrambe le corsie e direzione di marcia. La società Autostrade, in una nota, ha chiarito che è ceduta una struttura provvisoria di sostegno al cavalcavia che era chiuso al traffico per lavori di adeguamento relativi all’ampliamento della terza corsia.
Tra i primi ad accorgersi di quello che era accaduto e a scampare al dramma la segretaria della Pro Loco di Piediripa di Macerata, Pina Ramaccioni e il presidente della Pro Loco di Ortezzano Mario Borroni. «Tornavamo da una conferenza stampa avuta in Regione – racconta a caldo Ramaccioni – per presentare un evento sulle Pro Loco che ci sarà domenica a Loreto. Abbiamo visto le auto davanti a noi rallentare e non vedevamo più il ponte. Poi abbiamo inchiodato.
Non abbiamo sentito nessun botto ma poco dopo abbiamo visto il ponte che era venuto tutto giù, finito sull’intera carreggiata, toccando entrambe le corsie. Davanti a noi ci saranno state cinque auto. L’abbiamo scampata. Siamo scesi tutti dalle auto. Un uomo che guidava un furgone, poco più avanti a noi, ha visto la scena in diretta. Diceva che il ponte era sceso di netto, come tagliato da due coltelli, da parte a parte. Terribile».
Il prefetto d’Ancona Antonio D’Acunto ha convocato una riunione immediata del comitato operativo della viabilità (Cov) per individuare una soluzione alternativa alla circolazione ordinaria, interdetta nella zona interessata dal crollo. Già percorribili alcuni tragitti alternativi (leggi l’articolo). Sul posto è arrivata il pm Irene Bilotta. L’ipotesi di reato formulata è omicidio colposo plurimo. Il ponte e l’auto della coppia deceduta sono stati posti sotto sequestro. Autostrade per l’Italia ha spiegato in una nota che «quanto accaduto oggi sul cavalcavia dell’A14 all’altezza di Camerano è un tragico incidente non prevedibile, determinato dal cedimento di pile provvisorie su lavori di innalzamento del cavalcavia necessari per ripristinare l’altezza dell’opera rispetto al nuovo livello del piano autostradale, dopo l’allargamento dell’autostrada a 3 corsie. Non si tratta dunque del cedimento strutturale del cavalcavia».
Sono stati i vigili del fuoco di Osimo ad estrarre i corpi dall’abitacolo dell’auto. La vettura era distrutta solo nella parte anteriore. Non è escluso che i coniugi si siano accorti e abbiano cercato di frenare invano finendo comunque contro il blocco di cemento. Sono morti sul colpo. I due operai più gravi non sono in pericolo di vita. Un terzo è stato subito dimesso dall’ospedale di Osimo dove era andato per delle contusioni e un piccolo trauma al bacino. Alle 20, sulla statale 16, si registravano ancora forti rallentamenti. Chiuso il casello di Ancona sud e Loreto nel tratto interessato dal crollo.
(Servizio aggiornato alle 20,30)
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Queste cose non devono accadere.Bisogna individuare i responsabili della costruzione. Troppo sovente coloro che dovrebbero controllare non lo fanno e sperano nella fortuna. Quando poi si tratta di opere pubbliche il disinteresse è sempre troppo, purtroppo sovente ho dovuto constatare l’inerzia dei dipendenti e far presente io, senza alcuna conoscenza edile, alcune incurie nei lavori…….Con l’augurio che ci sia stato solo danno alle cose ,ma non alle persone.
i vecchi ponti cadranno come mosche se i lavori non saranno più pronti e in regola
INCREDIBILE: I PONTI COSTRUITI DURANTE L’IMPERO ROMANO SONO TUTT’ORA PERFETTI, QUELLI COSTRUITI DA INGEGNERI DEI TEMPI NOSTRI CROLLANO SOTTO QUEI MALCAPITATI CHE PER GIUNTA PAGANO PER PRENDERE L’AUTOSTRADA.
Però una legge che vieta i subappalti e lo sfruttamento di piccole imprese con guadagni rosicati, queste merde di politici non la fanno.
Bisogna pensare e ricordarsi bene che dietro ad un supposto evento fatale, in realtà c’è sempre invece una colpa umana, una responsabilità personale di qualcuno, un errore tecnico alla base della tragedia della malcapitata coppia di coniugi di Spinetoli. Ha ragione il sindaco ad essere risentito per l’orribile fine dei suoi due poveri concittadini. La società Autostrade dice che l’incidente era imprevedibile, ma non è vero, perché quasi tutto è invece quasi sempre prevedibile, ed ha ragione il Codacons, l’associazione dei consumatori, a sostenere la prevedibilità in genere dei rischi e degli eventi anche mortali. Infatti, sono stati resi noti alcuni documenti in cui si chiedeva al ministero dei Trasporti di stimolare i controlli sui cavalcavia autostradali. Le richieste però non vennero purtroppo accolte, e ne seguì anche un ricorso al Tar. Figuriamoci, se costruire un ponte provvisorio sopra le corsie di marcia di entrambe le carreggiate di un’autostrada, ad intenso traffico veicolare, senza chiuderla agli automobilisti, non costituisca un pericolo reale per la sottostante circolazione!
Bisogna essere informati circa i rimborsi ottenuti per danni del genere e di responsabilità del governo. Si è formata un ingordigia di governo che va combattuta con tutte le forze.