Il sindaco di Osimo Simone Pugnaloni e lo staff di collaboratori dell’Ufficio Ragioneria del Comune di Osimo hanno chiuso e depositato il bilancio 2017. “La tassazione resterà invariata – annuncia il primo cittadino di Osimo- E’ previsto un investimento sulle politiche del personale e dell’informatizzazione della Pubblica Amministrazione”.
La nuova Finanziaria vieta aumenti della pressione fiscale e anche per la Tari sono previsti ritocchi minimi (leggi l’articolo). Simone Pugnaloni rimarca che nel nuovo esercizio economico finanziario sarà rivolta una particolare attenzione al Welfare e al Sociale e questo 2017 aprirà anche “una stagione all’insegna di importanti eventi culturali e sportivi per continuare a suggellare importanti obiettivi in termini di presenze turistiche”. Analizzando i numeri tra le colonne di bilancio sono previsti investimenti per 7,5 milioni di euro “in primis destinati a viabilita’ ed edilizia scolastica – spiega il sindaco- a seguire beni culturali ed impianti sportivi. Non mancheranno poi interventi capillari per le manutenzioni di ogni genere”. L’unica nota che viene definita “dolente “e’ “l’eredita’ dei mancati incassi del passato che ci obbliga a lasciare in un ‘cassetto’ 1.2 milioni di euro non spendibili”.
La cifra è finita nel fondo crediti di dubbia esigibilità. La morosità per tasse e tariffe non pagate dai contribuenti al Comune di Osimo pesa da anni sui conti soprattutto dopo l’entrata in vigore delle nuove regole sulla contabilità pubblica. Già l’anno scorso il sindaco era stato stato costretto a vincolare 5.697.269 euro di attivo nel ‘fondo crediti di dubbia esigibilità’ per tributi e multe non incassati dal 2009 al 2016. La crisi insomma morde ancora e accanto ai ‘furbetti del fisco’, tante famiglie e aziende non riescono a sbarcare il lunario.
“L’eredità del passato – replica l’ex sindaco Stefano Simoncini – sono stati bilanci con milioni di euro di attivo, scuole tutte nuove e le altre quasi tutte ristrutturate antisismiche, tasse per trasporto e mense scolastiche molto più basse, aiuti ad associazioni sportive culturali e sociali piu’ consistemti, attività di accertamento dei crediti sempre fatta e mandata a Equitalia (che ha i suoi tempi e modalità)… e potrei continuare”.
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