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Utenze telefoniche delle scuole:
il Comune si accolla i costi

OSIMO - Da circa 20 anni la bolletta era pagata direttamente dagli istituti scolastici e l'ente locale si limitava a erogare un contributo a copertura della stessa. " Nell’ultimo incontro avuto con i dirigenti scolastici si è anche deciso di procedere all’intestazione delle spese internet di tutti i plessi scolastici" fa sapere l'assessora Annalisa Pagliarecci

La giunta comunale di Osimo, nella Sala Gialla

Il Comune di Osimo ha deciso di reintestarsi le utenze delle spese telefoniche delle scuole dei 3 istituti comprensivi della città. La decisione è stata presa dopo un incontro con i tre dirigenti scolastici che guidano i Comprensivi. “Benché si tratti di un adempimento previsto dalla legge, vorrei sottolineare che da circa 20 anni le suddette spese erano sostenute direttamente dagli istituti scolastici e poi il Comune erogava un contributo a copertura delle stesse. Una situazione anomala, che nel corso degli anni ha spesso generato malumori nei rapporti fra le istituzioni – fa sapere l’assessore alla scuola del Comune di Osimo, Annalisa Pagliarecci- Nell’ultimo incontro avuto con i dirigenti scolastici lo scorso giovedì 16 marzo, si è inoltre deciso di procedere anche all’intestazione delle spese internet di tutti i plessi scolastici. In questo caso, l’Amministrazione comunale, non obbligata dalla legge, ha ritenuto opportuno adottare questa misura al fine di garantire il buon funzionamento delle strutture scolastiche della città”.

L’assessore Annalisa Pagliarecci

“Una misura a sostegno di tutte le famiglie osimane – aggiunge il sindaco Simone Pugnaloni- Mai successo negli ultimi 20 anni. L’Amministrazione comunale da settembre prossimo si intestera’ tutte le utenze telefoniche di tutti i plessi scolastici osimani e garantira’ annualmente a ciascun Istituto comprensivo un contributo certo per le spese di funzionamento. Tale iniziativa dovra’ servire ad abolire il conributo volontario per ciascun alunno a carico della famiglia” L’amministrazione Pugnaloni è inoltre riuscita a concordare una cifra annua che verrà erogata anche per le spese di funzionamento (ad esempio per l’acquisto dei prodotti per la pulizia, carta per le fotocopiatrici e spese di ufficio). “A tal proposito – aggiunge l’assessora- andremo a sottoscrivere una convenzione fra le parti in un prossimo incontro che avrà luogo a breve”. Lo scorso 6 marzo il M5S Osimo aveva chiesto la convocazione della V° commissione consiliare Scuola, cultura, sport e tempo libero per “portare un po’ di trasparenza sui rapporti tra l’amministrazione comunale e i tre istituti scolastici comprensivi osimani, attraverso l’audizione dei tre dirigenti scolastici Mangani, Monticelli-Cuggiò e Radicioni. All’incontro convocato dal presidente Carlo Catena, erano presenti anche il Sindaco e ovviamente l’assessore alla scuola Annalisa Pagliarecci” avevano spiegato i 2 consiglieri comunali grillini, Sara Andreoli e David Monticelli.

Carlo Catena (L’Altra Osimo con la Sinistra)

“I tre dirigenti si sono presentati compatti in commissione con Lidia Mangani della F.lli Trillini a fare da portavoce anche per gli altri due, esponendo problemi ‘cronici’ – si legge nella nota dei pentastellati- con l’amministrazione comunale. Secondo i tre dirigenti (non smentiti né dal sindaco, né dall’assessore), è dal lontano 1998, (quindi continuativamente durante le amministrazioni Niccoli, Latini I e II, Simoncini e Pugnaloni) che il Comune di Osimo opera in maniera difforme alla legge. Le cifre sono importanti: per la F.lli Trillini ad esempio nel 2015 le spese di funzionamento e telefoniche effettivamente sostenute sono state pari a circa 22.000 euro a fronte di un contributo comunale complessivo di appena 11.000, (quando il Testo Unico della scuola afferma chiaramente che le spese telefoniche e le spese di funzionamento sono a carico del Comune)”.

Sara Andreoli e David Monticelli, i due consiglieri comunali del M5S Osimo

In quell’occasione i presidi hanno quindi chiesto al Comune il rimborso delle spese telefoniche almeno per l’anno scolastico 2015/2016, l’intestazione al Comune di tutte le utenze telefoniche a partire dal 1 gennaio 2017 e la sottoscrizione di una convenzione col Comune in cui stilare e decidere il contributo sulla base di un rendicontazione delle spese di funzionamento effettivamente sostenute.

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