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Nasce all’ospedale di Loreto
il Centro di Diagnosi Prenatale

SANITA' CHE CAMBIA - Sabato prossimo l'inaugurazione degli ambulatori e dei 10 posti letto dedicati agli accertamenti per problemi e patologie del feto. Il Santa Casa sarà l'unica struttura nelle Marche oltre al Salesi, a svolgere lo screening di II livello

Sarà inaugurato sabato prossimo, 25 marzo, alle 10, il Centro di Diagnosi Prenatale dell’ospedale di comunità di Loreto, che eseguirà diagnosi prenatale di II livello. “Il Centro si occupa di diagnosi per problemi e patologie del feto, malformazioni, malattie genetiche, infezioni in gravidanza, stabilendo un percorso parallelo per i sospetti di patologia” fa sapere una nota dell’Area Vasta 2. E’ la grande novità per il S. Casa, uno dei 13 ospedali di comunità regionali, unica struttura nelle Marche oltre al Salesi, che svolgerà  screening neonatale di II livello, grazie all’acquisto di un’ecografia morfologica, la consulenza di ginecologi e genetisti, collegati in rete con tutti i punti nascita della regione. Loreto è stata scelta per l’accessibilità del casello A14 e perchè coniuga l’idea della Natività, di cui è simbolo, alla prevenzione delle malformazioni neonatali

Il Santa Casa di Loreto pertanto fornirà una risposta altamente specialistica rispetto a dubbi che possono emergere in gravidanza e ha il compito di supportare gli eventuali interventi che potrà operare il polo pediatrico del Salesi in qualità di Centro Diagnostico di III livello. “In questo senso, Loreto garantisce una linea di continuità con l’eventuale passaggio al Salesi. – prosegue la nota dell’Asur-area vasta2 – All’interno dell’ospedale di comunità è stata prevista un’ala con 7 stanze separate e ben attrezzate, in grado di garantire alle pazienti la tranquillità e la privacy necessaria, e il Centro disporrà di personale altamente specializzato dal punto di vista sia medico che ostetrico-infermieristico. La struttura è fornita di adeguati macchinari di ultima generazione che permettono una diagnostica di alto livello”.

Il Centro garantirà, soprattutto, un supporto di counselling fornito da psicologi e psicoterapeuti per l’accompagnamento delle coppie sia “nelle fasi comunicative della diagnosi sia, successivamente – chiude l’Area vasta 2 – nei percorsi che si attiveranno a seguito delle decisioni che si intendano prendere a riguardo (per esempio, nell’eventuale previsione di una volontà di interruzione di gravidanza)”.

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