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Inquinamento a Osimo Stazione:
scende in campo anche il M5S

SALUTE - Organizzata una serie di convegni per trovare soluzioni che limitino il proliferare di polveri sottili. Non è stata installata nemmeno la centralina richiesta per il monitoraggio generale dell’aria che si respira

La statale 16 taglia in due la frazione di Osimo Stazione

“Ora basta, cambiamo aria! Questo è il grido degli abitanti di Osimo Stazione, alle prese con la battaglia più importante e cioè quella per il diritto alla salute. Riflettori puntati quindi sulla frazione, abbandonata a se stessa, colpita da numerose fonti di inquinamento, tra le quali campi elettromagnetici emanati dalle antenne telefoniche, amianto presente nelle coperture di fatiscenti capannoni industriali, smog causato dall’eccessivo traffico sulla Ss 16, acqua pubblica della casetta da cui si servono anche i bambini dell’asilo adiacente con elevata quantità di nitrati”. Anche il M5S scende in campo per la salvaguardia della salute dei quasi 5000 abitanti di Osimo Stazione ricordando come sono stati inutili le numerose richieste per avere la centralina di rilevamento della qualità dell’aria tolta nel lontano 2007 dall’allora amministrazione delle Liste Civiche e mai più reinstallata. Da quel momento ad oggi nessuno si è fatto carico di riposizionare la centralina, tanto meno gli attuali amministratori del Pd” scrivono in una nota i pentastellati di Osimo.

Recenti studi epidemiologici dell’Arpam confermano la crescita di malattie respiratorie e tumorali anche tra giovani e bambini della zona. Durante il consiglio di quartiere del 8 settembre 2016 gli abitanti avevano chiesto di intervenire rapidamente con l’installazione di una centralina e di provvedere al monitoraggio generale dell’aria che si respira ad Osimo Stazione. “Inserito nell’ordine del giorno del consiglio comunale del 15 settembre 2016, è stato approvato all’unanimità con una delibera rimasta però chiusa in un cassetto. – ricordano ancora i grillini – Da lì la nascita di un Comitato di Quartiere che è riuscito ad ottenere, con non poche difficoltà, solamente dei rilievi sui campi elettromagnetici da parte dell’Arpam e a porre all’attenzione del comune e dell’Astea sul superamento del limite di legge in una cabina elettrica posta all’interno di un parco. A nulla sono valse le richieste di recinzione dell’area da parte del comitato, in quanto a distanza di un mese la cabina è ancora pienamente accessibile a causa di rimpalli burocratici tra Comune e Astea”.

La Statale 16 nel tratto che attraversa Osimo Stazione

A spingere sull’amministrazione comunale ora sono anche gli attivisti del Movimento 5 stelle di Osimo che con un incontro informale con gli assessori all’ambiente Michela Glorio e all’urbanistica Federica Gatto il 25 febbraio scorso, hanno presentato una serie di proposte atte a ridurre drasticamente il problema e a tutelare la salute e l’ambiente, con la promessa di ritornare il mese successivo per constatare l’effettiva attuazione di almeno una proposta. Per informare nel frattempo i cittadini è scaturito un ciclo di tre convegni all’insegna dell’informazione del cittadino sulle cause dell’inquinamento dal titolo: ‘Ora basta! Cambiamo aria! Osimo tra salute e inquinamento’. “Il 17 marzo 2017 – prosegue la nota del M5S – si è svolta la prima serata con l’Ing. Leandro Scocco esperto di telecomunicazioni; il 24 marzo si è parlato di amianto con il geom. Eliano Marangoni e il consigliere regionale per la salute e le politiche sociali del M5S Romina Pergolesi, che ha visto anche intervenire, ospite della serata, l’assessore all’ambiente del Comune di Osimo, Michela Glorio. Ultimo evento venerdì 31 marzo, per parlare di polveri sottili, con il consigliere regionale M5S per il territorio, ambiente e paesaggio Peppe Giorgini ed il Dott. Maurizio Sebastiani, medico, persona da sempre sensibile e in prima linea in difesa dell’ambiente e della salute. Gli incontri hanno tutti avuto luogo presso la sala del Ristorante “Da Mario” di Osimo Stazione a partire dalle ore 21”.

Seguirà il 6 aprile, un altro appuntamento, stavolta con l’amministrazione comunale. Ci sarà infatti il consiglio di quartiere presso i locali dell’Abbadia, dove i cittadini potranno confrontarsi con i rappresentanti del Comune “e speriamo chiude il M5S – di riuscire anche ad ottenere quello che dovrebbe essere un diritto sacrosanto di tutti, come sancito dall’art. 32 della nostra Costituzione. Il sindaco è il responsabile della condizione di salute della popolazione del suo territorio e deve conoscere lo stato di salute della popolazione, deve prendere provvedimenti se le condizioni ambientali sono invivibili, se esistono pericoli incombenti e, per la direttiva Seveso, deve informare la popolazione dei rischi rilevanti cui è sottoposta”.

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