Franky è in gabbia e il popolo della Rete si mobilita. Giacomo Luchetta, il proprietario del pappagallo giallo e azzurro più famoso di Filottrano e dintorni, è stato costretto a richiuderlo e il provvedimento ha scatenato il dibattito social. Secondo gli internauti mortificherebbe il simbolo di libertà incarnato dal pennuto oltre a mettere a rischio la sua salute psico fisica. L’esemplare femmina di Ara ha solo 3 anni ed fino a 12 resterà un cucciolo perché i pappagalli sono longevi e campano anche 80 anni. Alle spalle però ha già una vita avventurosa.
Fino a due giorni fa volava libero sui cieli di Montoro, dove vive e lavora la famiglia Luchetta, e viaggiava fino ad Osimo, Castelfidardo, Agugliano e Polverigi. Certo, qualche impertinenza l’ha commessa. Ha mangiato qualche frutto di troppo all’esterno di un supermercato di Filottrano, è riuscito a introdursi in un’auto in sosta e beccando un sedile in pelle, l’ha danneggiato. Ha anche bucato il tettino di una decapottabile e graffiato qualche casco di ciclista in corsa. Non quello dell’iridato Michele Scarponi che anzi si è prestato all’obiettivo per farsi riprendere durante l’allenamento con Franky in spalla o proprio sul casco. Tutti danni che il proprietario dell’animale ha sempre risarcito e saldato anche grazie alla copertura dell’assicurazione. Ma negli ultimi tempi le telefonate di malumore sono aumentate e la decisione di non aprire più la porticina della gabbia è stata inevitabile. Franky l’ha presa malissimo. Non dorme e fa rumore anche di notte oppure se se sta appollaiato e triste in un angolo durante il giorno guardando il cielo da dietro le sbarre.
“Non ha potuto fare a meno di rinchiuderla anche se è stata una scelta sofferta per me- racconta Giacomo Luchetta, 29 anni– Franky è ancora piccola e non ha mai fatto danni alle persone ma solo alle cose, non è pericolosa. Mi sono arrivate proteste e persino minacce di morte per lei. Mi dispiace davvero, ma temo per lei”. E’ anche possibile che la prigionia forzata possa far cambiare la relazione tra Franky e il proprietario, che la pappagallina considera la sua mamma secondo il fenomeno che l’etologo Konrad Lorenz ha classificato come ‘imprinting’. Giacomo l’ha infatti svezzata quando aveva appena 5 mesi. Un rapporto filiale destinato a cambiare se l’animale si vedrà privato della sua libertà dal ‘genitore’ surrogato perché una volta fuori dalla gabbia non obbedirà più ai fischi di richiamo. Tra i post di discussione sul profilo fb dedicato al pappagallo libero accanto ai commenti di sdegno e protesta (“c’è gente cattiva che non ama e non può vedere Franky felice di volare come tutti i volatili”), c’è anche chi ha lanciato l’idea di una catena di sant’antonio social al grido di ‘Vogliamo Franky libero’ e chi di una petizione online da firmare al seguente indirizzo: https://www.change.org/p/tutti-gli-abitanti-di-montoro-e-dei-paeselli-vicini-franky-luchetta-deve-tornare-libera
(m.p.c.)
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Era inevitabile!
La colpa non è del pappagallo ma del proprietario! Non siamo nei tropici, il pappagallo non doveva essere abituato a volare libero tutto il giorno.
Senza considerare i rischi che ha corso (ci sono video dove gioca con un accendino)!
Chi non sa tenere gli animali non deve prenderli.
Il pappagallo deve essere liberato e subito. Tanti sono i vandali e i maleducati…allora perché non ingabbiate pure loro? La sua infelicita mi ferisce profondamente.
Deve essere liberato ….cosi’ ne morira’…………
L’animale in questione, per quanto bello possa essere sta rischiando di mettere in pericolo la sua e la vita altrui, degli esserei umani. Più di una volta ho rischiato un’incidente con l’auto in via dell’Industria a Filottrano, perché svolazzando tra le auto, di cui non conosce il pericolo, per evitarlo la gente quasi mi è venuta addosso. Ti spunta da dietro e ti taglia la strada quasi a raso terra facendoti prendere un accidente perché dallo specchietto non lo vedi e te lo trovi avanti all’improvviso. Ho segnalato l’episodio ai Carabinieri Forestali qualche giorno fa e la mia segnalazione è registrata. E poi, anche se il proprietario ripaga i danni… a me non va di perdere tempo di rintracciarlo, di stare senza auto, e io con l’auto ci lavoro e non posso farne a meno, perché lui vuole lasciare libero… e se domani ci rimane secco qualcuno che per evitarlo va fuori strada, o peggio, addosso ad un’altra auto? Se posso frenerò, ma non metterò a rischio la mia vita per salvarlo. Se lo prendo poi mi fermerò e chiamerò soccorsi come vuole la legge, ma credo che la mia vita valga molto di più di quella di un pappagallo con un padrone imprudente. Lo farò per me stesso, ma anche per mia moglie e mia figlia, che spesso sono in macchina con me. Quell’animale non è di qui. se lo vuole vedere libero che si organizzi a riportarlo a casa sua, quella vera, o se ne stia in gabbia. Mi dispiace, abbiamo già troppi istrici e cinghiali senza padroni da evitare, questo è troppo. Se si si può evitare LO SI EVITI. Grazie.
Io sono una pappagallofila e condanno il comportamento del proprietario di Franky.
E’ un reato ambientale lasciarlo libero in natura, persino penale.
E’ reato lasciarlo incustodito.
Ed è un pericolo per le persone, per il pappagallo stesso.
Poi vediamo questa “voliera” senza un posatoio adatto alle zampe, senza un gioco (e grazie al… che si depluma, non ha modo di giocare… perché sì, anche i pappagalli giocano e hanno bisogno di stimolazione mentale!).
L’amare un pappagallo per me non è questo, anzi. A me sembra che si stia giocando con la vita di Franky solo perché fa figo vederlo libero.
A me spaventa che ci siano tanti che vogliano emularlo…
Quoto a pieno il Tuo intervento!
Io comprendo perfettamente cosa dici quando dici del valore della vita. Sicuramente così non va bene, ed è già parecchio che penso che prima o poi succederà qualcosa di grave, la corda prima o poi si spezza e noto che voi residenti iniziate ad averne (giustamente) le scatole piene. La libertà finisce dove inizia quella altrui.
Recuperare le cattive abitudini di un Ara di 3 anni dovrebbe essere “relativamente” semplice (se si va avanti con l’età, un po’ meno), se ci fosse la volontà di farlo però… visto che la loro vita media è di 80 anni circa, mi domando solo se il proprietario voglia continuare per tale lasso di tempo a rischiare la vita di Franky.
Per 80 anni potrebbe vivere di rimborso spese per i danni? E se provocasse un incidente? E se Franky fosse vittima di un incidente grave? I soldi ripareranno la sua perdita? Non penso proprio!!!
Ma se ha già creato piccoli problemi… aspettiamo che ne crei di altri peggiori? Mi sembra un tantinello incosciente il padrone… ma perché poi ha un pappagallo protetto, lo lascia incustodito e la guardia forestale non dice nulla? Italioti del piffero…
Il signor padrone ha mai provato ad immedesimarsi in quelle persone che hanno subito danni? Il pappagallo mica è un bambino… si prendesse responsabilità di un senzatetto, o di un poretto, gli campa anche lui fino a 80anni, e magari fa pure un’opera bona… invece di buttare i soldi a rimediare i danni de sta pora bestiola…
Fino a che non c’è il morto in Italia non si fai mai nulla…
Carissimo signor Lucchetta, ma con tutti i problemi che ci sono a Filottrano, autovelox, strade colabrodo, sicurezza… non ha altro a cui pensare? Dobbiamo averne un altro di problema? Capisco tutto ma pure una petizione su internet… Ma se veramente crea un morto cosa ha intenzione di fare? Non è qui che deve essere libero. Perché si trova in Italia questo uccello? Si vergoni lei e tutti quelli che si dicono animalisti.
Ricordo quando in un circo a Villa Potenza (MC) degli animalisti anime pie liberarono un ippopotamo da un circo. Questi fuggì e provocò un incidente con la morte dello stesso ippopotamo e gravissimo ferimento, o morte, di uno degli occupanti della macchina. Vogliamo questo anche qui?
grande Alba!!!!!!!!! ti straquoto!!!
Ma che gabbia è quella li?mettici una bella pianta,e porta il tuo Ara a volare ogni tanto,come fanno i falconieri con i loro falchi.
Dimentichi che i pappagalli sono prede, e i rapaci predatori. Una preda scappa più facilmente impaurita (motivo per cui il “free flight” non è ben visto tra i pappagallofili, c’è chi lo fa e puntualmente si deve recuperare il pappagallo scappato…), il rapace no. Però anche i rapaci scappano…
Eh, con l’incorporazione della Forestale nei Carabinieri ed altri aggiornamenti legislativi ne hanno abbastanza di gatte da pelare, ahimé 🙁
Per forza questo pappagallo non è reattivo. Sta in uno spazio senza nessun gioco, nessuno svago, e sopratutto nessun compagno! I pappagalli hanno bisogno di giochi, di legni da mordicchiare, hanno bisogno di stare in compagnia di almeno uno loro simile (non necessariamente ara), hanno bisogno di fare “foraging”, di distrazioni. Non si può rinchiuderlo cosi in uno spazio assolutamente sterile, vuoto e da solo!
A me spaventano molto di più le persone. Con tutti i crimini e problemi che ci sono in giro, a dipendere dai termini legali, ci sono cose più gravi per le quali non si fa niente. Su questo pappagallo, ci sono troppi diti puntati a mio avviso.
Il proprietario di Franky è una persona su 100 o forse una persona su 1000 ad avere un cervello sano, uno dei ragazzi più educati e seri che abbia mai conosciuto, nonostante la sua giovane età.
E non lo dico perche lo conosco, lo dico perche è la verità e ho a che fare con molta gente molto più pericolosa e scaltra rispetto al proprietario del pappagallo in questione
Cara Serena, dire che “il padrone gioca con la vita di Franky perchè fa figo”, è una frase a dir poco offensiva!
Il fatto che tu sia una Pappagallofila non ti dà il diritto di criticare una persona senza conoscerla.
O perlomeno potresti dargli un consiglio su come addestrarlo al meglio no? o forse preferisci postare qui perche ” fa figo”?
Ad ogni problema c’è una soluzione, criticare è troppo facile, e una soluzione alternativa alla gabbia ci sarà.
Come si dice, tutto è possibile, basta volerlo.
Tutto si risolve, basta impegnarsi e consigliarsi, invece di puntare il dito.
Puntare il dito è troppo facile, troppo comodo, non mi sta bene.
Sul fatto che non siamo nei tropici ci sarebbe discutere! …visto che ha ricevuto pure minacce di morte.
Sicuramente non siamo in un paese civile!
e non sono un animalista, semplicemente una persona civile.
Non siamo nei tropici, hai ragione, li è troppo bello.. siamo nel terzo mondo.
Ho firmato la petizione… Ma! Ho anche un papaggallo a casa: è un amazzone. e.. direi che il pappagallo di questi dimensioni può essere pericolosissimo. Magari ad una persona adulta non farà niente di grave, ma a un bambino di 3 anni può facilmente spezzare il ditto. Amazzone ha il becco 3 volte più piccolo rispetto a quello di ara ma a volte quando gioca troppo mi fa certe ferite…
Il pappagallo in natura non si avvicina mai al uomo per paura e mai usa il becco contro l’ uomo. Però pappagallo alevato a mano non ha paura di uomo e nel momento di agressione o di cattivo umore può attacarlo.
Povero pappagallo che è abbituato alla natura e stupido padrone che non si rende conto del pericolo.