Assemblea di quartiere animata, ieri sera per le frazioni di Osimo Stazione – Abbadia, in trincea contro l’elettrosmog. L’incontro tra amministratori e cittadini è stato convocato dal presidente del consiglio di quartiere, Marco De Santis. “Dai cittadini sono venute diverse proposte e soluzioni che possono essere integrate tra loro per dare una risposta efficace alle molteplici criticità ambientali riscontrate. – scrivono in una nota i consiglieri pentastellati che hanno partecipato all’incontro pubblico- Il M5S ha fatto una serie di proposte scaturite da quanto approfondito nel ciclo di conferenze organizzato ad Osimo Stazione le settimane scorse presso il ristorante Da Mario (leggi l’articolo): intanto occorre uno studio epidemiologico serio e completo. Quanti sono i casi di malattie anche gravi conseguenti all’inquinamento? Qual è la percentuale di polveri sottili presenti nell’aria? Qual è lo stato delle coperture e dei manufatti contenenti amianto? Senza un quadro completo di questi dati è impossibile affrontare il problema, poiché non se ne avrebbe l’esatta e completa consapevolezza”.
I grillini ribadiscono che “bisogna installare al più presto una centralina di rilevamento delle polveri sottili lungo la SS16 e in altre zone della frazione, proprio quelle che il Pd regionale nel corso di questi ultimi anni ha progressivamente tolto dal territorio marchigiano. E dopo il crollo del ponte n. 167 sulla A14, di cui è responsabile la società Autostrade, bisogna battere i pugni sul tavolo e chiedere che il pedaggio del tratto tra Ancona Sud e il casello di Porto Recanati – Loreto venga reso gratuito fino alla ricostruzione del ponte, con deviazione obbligatoria del traffico pesante non di interesse locale sull’autostrada”.
Nel corso dell’incontro serale tra amministratori e cittadini è anche emerso il problema della drastica riduzione delle centraline di rilevamento in tutto il territorio marchigiano. “Ad esempio nella città di Ancona, l’unica rimasta si trova addirittura all’interno del parco della Cittadella (leggi l’articolo), evidentemente per fornire dati rassicuranti e fuorvianti sull’inquinamento in città – evidenzia il M5S – il Pd marchigiano nasconde la polvere (sottile) sotto il tappeto, e minimizza così un problema gravissimo di inquinamento che sta assumendo dimensioni preoccupanti. L’amministrazione Pugnaloni, che dice di essere il sindaco degli osimani e non del Pd, persegua dunque al più presto gli interessi dei suoi concittadini: pretenda le centraline di rilevamento e faccia capire a Ceriscioli e ai colleghi di partito che siedono in Regione che ad Osimo – sulla salute dei cittadini – non si scherza”.
Ieri sera il sindaco Simone Pugnaloni ha garantito di aver già chiesto all’assessore regionale competente la riattivazione della centralina di rilevazione delle polveri sottili già esistente a Osimo Stazione, ma attualmente priva di apparecchiatura. Secondo quanto riportato dal primo cittadino osimano all’assemblea, la Regione dovrebbe ripristinare l’impianto entro una decina di giorni. Il pubblico ha inoltre sollecitato il comandante della Polizia locale, Graziano Galassi, presente all’incontro, a valutare anche la possibilità di deviare il traffico dalla Statale Adriatica sulla Direttissima del Conero nelle ore di punta per far respirare la frazione. Operazione che in questo frangente risulta complicata per lo sbarramento alla circolazione di via Giolitti a Castelfidardo, ancora chiusa dopo il crollo del ponte sull’A 14 (leggi l’articolo). Il maggiore Galassi ha ricordato inoltre che le Pm 10 volano nell’aria per chilometri e che la soluzione di deviare il traffico sarebbe comunque una sorta di palliativo. A Luciano Castiglione, amministratore unico di Dea (gruppo Astea spa) è stato invece sollecitata la recinzione della cabina vicina al parco giochi dell’Abbadia, segnalata dall’Arpam per il potenziale inquinamento elettromagnetico (leggi l’articolo). L’amministratore ha chiarito di aver richiesto nuove indagini a pagamento all’Arpam perchè il referto dell’indagine segnalava valori anomali solo su un angolo della cabina e la Dea intende approfondire la questione per capire se c’è qualche malfunzionamento interno alla stazione.
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