Il tema dell’inquinamento, del traffico ad Osimo Stazione è aumentato notevolmente dopo il crollo del ponte dell’autostrada (leggi l’articolo). A sostenerlo è il Comitato salute ed ambiente locale che la scorsa settimana ha affrontato il secondo incontro pubblico con i residenti della frazione Abbadia e Osimo Stazione.
“Sentite le istanze dei cittadini, il comitato ha preso l’impegno di chiedere con urgenza all’Arpam l’istallazione di una stazione mobile per rilevare lo smog al fine di avere dati certi che possano consentire agli esperti di fornire risposte e soluzioni urgenti ed immediate – spiega in una nota il presidente del comitato – Interessantissima la proposta dell’asfalto che cattura l’inquinamento da polveri sottili (leggi l’articolo). Sempre in tema di viabilità è stato affrontato anche il problema di via dell’Industria, zona industriale di Osimo Stazione, di cui un tratto della stessa è chiusa al traffico perché il manto stradale è molto pericoloso e pieno di buche, con conseguente ed ulteriore intasamento della Statale 16, ove si richiede alle istituzioni locali l’urgenza della sistemazione, come fatto concreto e percorribile è stata avanzata la proposta di fare una richiesta agli enti competenti per la deviazione del traffico dalla Statale 16 Adriatica alla A14 tratto Ancona Sud/Portorecanati”.
Nella riunione del comitato, precedente a quella del consigli di quartiere (leggi l’articolo), giovedì scorso si è parlato anche di sicurezza del territorio. “Il Comitato ha riaperto la questione sulla mancata realizzazione delle vasche di espansione su Fosso Scaricalasino, per la messa in sicurezza del territorio, già a rischio esondazioni – prosegue la nota – Dopo che il ministero ha finanziato l’opera per svariati milioni di euro , la stessa non solo ancora non è stata realizzata ma ora è ingessata e rimpallata tra il gioco delle funzioni tolte alla Provincia e passate alla Regione. Per queste motivazioni il comitato ha inviato una missiva alla Regione Marche per conoscere lo stato dei fatti e sollecitare la realizzazione dell’opera e nel frattempo ha inviato una lettera alla Provincia per sollecitare la pulizia dei fossi, per evitare il peggio in caso di piogge eccezionali”.
Sicurezza declinata anche nelle varie forme di degrado urbano subito dalla frazione, “tra campetti chiusi che istigano i ragazzi ad entrare tra le maglie rotte delle recinzioni o addirittura a scavalcare – dettaglia il comunicato del comitato- con tutto il pericolo che incorrono, bagni pubblici chiusi, vetri rotti davanti alle scuole, giochi rotti nei parchetti, sono state le tematiche delle varie ed eventuali dove anche la mancanza della gestione della sicurezza pubblica lasciata totalmente in capo ai cittadini sono stati temi molto caldi. La gente rivuole il vigile di quartiere come, ai vecchi tempi, vuole la riapertura dei campetti pubblici, chiede maggiore illuminazione, chiede telecamere nuove davanti alla stazione ferroviaria e nel sottopasso (leggi l’articolo), chiede il taglio della siepe davanti al supermercato, e tanto altro. La frazione più grande della città di Osimo vuole vivere in un ambiente migliore, vuole migliorare la qualità della vita dei propri residenti, già fortemente penalizzata dallo smog che subiscono quotidianamente”. Il comitato ha dato appuntamento ai residenti per un prossimo incontro pubblico da fissare nella prima settimana di maggio. (Info: comitato.stazione.abbadia@gmail.com)
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