di Agnese Carnevali
Campagna elettorale ai supplementari a Fabriano. Ancora quindici giorni per decretare il nuovo sindaco tra il candidato Pd Giovanni Balducci e l’esponente del Movimento 5 Stelle Gabriele Santarelli mentre non si è ancora sbrogliata la matassa delle schede contestate. In corso il riconteggio e l’analisi dei verbali di 3 dei 40 seggi della città, finito il quale dovrà riunirsi la commissione elettorale. Bisognerà attendere probabilmente domani (13 giugno) per conoscere i dati definitivi. Ma certa è ormai la sfida al ballottaggio tra Balducci e Santarelli. La missione di entrambi: riportare i cittadini alle urne dopo il record negativo dell’affluenza di ieri (57%). Il candidato Pd punta a riunire il centrosinistra ammiccando soprattutto alla lista progressista di Vinicio Arteconi. Appello bipartisan al cambiamento per il candidato pentastellato Santarelli.
«Siamo soddisfatti del risultato, era quello che ci aspettavamo – le parole di Balducci -. Rammarica però il dato sull’affluenza, un dato su cui riflettere, indica che qualcosa si è rotto tra la politica e la città. Un tema che abbiamo anticipato nel nostro programma elettorale, un programma pratico, fattibile nel quale abbiamo evidenziato la necessità di recuperare un rapporto diretto con i cittadini ed il territorio. L’intuizione di questa necessità è stata confermata dai dati sulla partecipazione al voto». In attesa delle ultime schede da scrutinare, lo sguardo è già rivolto al 25 giugno, data del ballottaggio. «Il primo obiettivo è portare la gente a votare – riprende Balducci – convincendo anche chi è rimasto a casa ieri. Storicamente al secondo turno si registra un’ulteriore flessione di partecipazione, questo non deve accadere». E su possibili apparentamenti? «Non cambierò il modo di fare che ha contraddistinto la nostra campagna elettorale durante la quale la parola chiave è stata “insieme”. Siamo sempre disponibili ad un confronto diretto e partecipato. La porta è aperta a chi vuole dare un contributo alla soluzione dei problemi di questa città». Storico e controtendenza rispetto allo scenario nazionale, il risultato di Gabriele Santarelli che porta il Movimento 5 Stelle al ballottaggio per la prima volta a Fabriano ed in una tornata elettorale che vede il partito di Grillo fuori dal secondo turno delle città più grandi. «Sapevamo che potevamo farcela, era quello a cui puntavamo – afferma Santarelli -. In questi cinque anni all’opposizione abbiamo lavorato bene ed i cittadini hanno riconosciuto e premiato il nostro impegno. Per la prima volta in decenni Fabriano ha avuto una vera opposizione, abbiamo vigilato, denunciato, fatto analisi e soprattutto siamo stati sul territorio, in mezzo alla gente». Neo, anche per Santarelli, l’affluenza. «Per noi la partecipazione è un vero pallino e il 57% dei votanti è davvero troppo basso». Dunque la chiamata alle urne per domenica 25 giugno. «Per la prima volta i fabrianesi – aggiunge ancora Santarelli – hanno la possibilità concreta di cambiare. Auspichiamo che le altre liste rimaste fuori dal ballottaggio, come hanno sempre dichiarato non faranno apparentamenti lasciano i cittadini liberi di scegliere il loro futuro».
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