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Vivi Camerano sul bilancio:
“Un copia-incolla del precedente”

CONTI PUBBLICI - Il gruppo di minoranza ha espresso voto contrario al Documento unico di programmazione 2017-2019. "Nessun progetto per giovani e anziani - osserva la lista civica guidata da Riccardo Picciafuoco- e carenza di proposte per urbanistica, turismo e lavori pubblici"

Riccardo Picciafuoco, capogruppo consiliare di Vivi Camerano

Il Consiglio comunale di Camerano ha approvato il nuovo bilancio di previsione e giovedì scorso, durante la seduta consiliare è stato presentato l’aggiornamento al Dup, il Documento Unico di Programmazione2017-2019 (leggi l’articolo). Vivi Camerano, la lista civica rappresentata dal capogruppo Riccardo Picciafuoco e dal nuovo consigliere Lorenzo Ballarini, subentrato al dimissionario Larry Luchetti (leggi l’articolo) ha espresso un voto contrario.

“Ci si aspettava un progetto nuovo che segnasse il cambio della guida amministrativa dopo le elezioni del giugno 2016. Abbiamo invece assistito alla presentazione di un programma che rappresenta di fatto un copia e incolla del bilancio precedente- scrive il movimento civico di centro sinistra – Nessuna programmazione reale per i giovani e per gli anziani; ma soprattutto, fatto grave a nostro avviso, nessun euro imputato a progetti che erano nel programma elettorale della sindaca Del Bello. Alle nostre osservazioni in merito ci hanno risposto che avevano cinque anni di governo davanti”.

I dubbi di Vivi Camerano sono relativi a quei progetti non inseriti nel triennio 2017-2019 e quindi difficilmente realizzare negli ultimi due anni di mandato, “Ci riferiamo – puntualizza la lista civica- al nuovo campetto zona Doffi, alla copertura del pallone tensostatico e del campo da tennis, alle piste ciclabili, ma soprattutto alla ristrutturazione del teatro Maratti. E ancora di fatto silenzio su di una sede idonea per il centro sociale San Germano, per la Croce Gialla”.

L’altra preoccupazione è invece legata alla programmazione in ambito sociale definita “scarsissima” per gli ambiti “così vitali per la crescita del nostro paese: quello dei lavori pubblici, del turismo e dell’urbanistica – prosegue la nota del movimento – Di fronte alla considerazione del nostro capogruppo che non è previsto nulla per la revisione e l’attuazione del Piano regolatore vigente, approvato nel lontano 2009, centro storico, area ex Scandalli, Terme, adeguamento al Piano del Parco per la valorizzazione delle attività agricole e agrituristiche, l’assessore Pini ha risposto di essere all’anno zero. Appunto: zero programmazione a chilometro zero. Crediamo che di questo passo non farà tanta strada il nostro paese di qui alla fine del mandato dell’attuale amministrazione”.

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