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Raffica di controlli
per scontrini e lavoro “in nero”:
scattano sanzioni e sospensioni attività

L'OPERAZIONE della Guardia di Finanza è durata per tutta la stagione estiva e ha riguardato l'intera provincia: multe per 175mila euro

Sono stati effettuati per tutta la stagione estiva i controlli da parte dei militari della Guardia di Finanza finalizzati a contrastare il lavoro sommerso o irregolare su tutto il territorio provinciale, con l’impegno di tutti i reparti territoriali dipendenti.
Il Gruppo di Ancona e le Compagnie di Jesi e Falconara, le Tenenze di Osimo e Fabriano, in questi ultimi mesi hanno effettuato numerosi e mirati accessi in tutti i settori economici, dalle attività commerciali, ai liberi professionisti e, nel fine settimana e nelle fasce orarie serali o notturne, ai locali della “movida” della riviera dorica.
I controlli hanno interessato complessivamente 78 operatori economici consentendo di individuare 35 lavoratori completamente “in nero”, 64 lavoratori assunti in modo irregolare, dunque con salario o condizioni lavorative diverse da quelle contrattualizzate, permettendo di elevare contestazioni nei confronti di 21 datori di lavoro.
Gli imprenditori verbalizzati dovranno provvedere alla liquidazione delle contribuzioni previdenziali e assicurative evase, nonché alla regolarizzazione dei rapporti di lavoro irregolari.
Alle attività commerciali coinvolte sono state elevate sanzioni per non aver rispettato la normativa fiscale, previdenziale e assistenziale in relazione agli operai trovati a svolgere attività lavorative senza essere stati assunti oppure con assunzioni irregolari.

Inoltre, i controlli svolti hanno permesso di avanzare complessivamente 10 proposte di sospensione dell’attività imprenditoriale, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, che sancisce la sospensione dell’attività quando il numero dei lavoratori irregolari è pari o superiore al 10% del totale di quelli presenti sul luogo di lavoro al momento dell’accesso. Di queste, due, al momento sono state sospese.
Tra le attività ispettive eseguite, si segnala quella svolta dal Gruppo di Ancona, in collaborazione con l’Inps e l’Inail, che ha consentito di individuare una società titolare della gestione di una struttura alberghiera nella provincia dorica che utilizzava personale completamente “in nero” o illecitamente somministrato da tre distinte società non autorizzate, al fine di eludere i previsti obblighi contributivi. I lavoratori venivano impiegati come camerieri nel ristorante dell’hotel, per il servizio di pulizia delle stanze e per la gestione dell’annessa spiaggia.
La stessa ha permesso di constatare l’impiego, durante il periodo estivo, di ben 10 lavoratori completamente “in nero” e 54 impiegati in modo irregolare, a cui si aggiungono 11 lavoratori in nero e 33 irregolari impiegati nel periodo precedente, con una evasione contributiva complessiva pari ad oltre 275mila euro e l’irrogazione di sanzioni in materia di lavoro nero per oltre 175mila euro.

I militari delle Fiamme Gialle anconetane, in parallelo all’attività di contrasto al lavoro nero, hanno effettuato, inoltre, numerosi accertamenti in materia di emissioni di scontrini e ricevute fiscali, constatando molte violazioni: circa il 35% degli esercizi controllati è stato sanzionato per la mancata installazione o verifica periodica del misuratore fiscale.
L’attività svolta dai militari della Guardia di Finanza a contrasto all’economia sommersa riveste una notevole importanza per il sistema paese perché il rifugiarsi di alcune imprese nel “lavoro nero” danneggia il corretto andamento dell’intero sistema economico, sottrae risorse all’Erario, mina gli interessi dei lavoratori, spesso sfruttati, e consente una competizione sleale a scapito degli imprenditori onesti.

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