E’ stato inaugurato questa mattina il Social Lab nel quartiere degli Archi, in via Mamiani 70.
Presenti al taglio del nastro il sindaco Daniele Silvetti, l’assessore alle Politiche sociali Manuela Caucci e l’assessore alle Politiche della Casa Orlanda Latini, i tecnici comunali che hanno partecipato alla realizzazione del progetto, fra cui il dirigente Pianificazione Urbanistica comunale Claudio Centanni e associazioni sociali del territorio.
Per Erap Marche erano presenti il presidente Saturnino Di Ruscio, il Segretario Generale Franco Ferri, la progettista Livia Scarpellini e il direttore dei lavori Roberto Papa. Presenti anche i membri dell’associazione Centro H ed il vice commissario straordinario della sezione Provincia Ens di Ancona, Giovanni Pittori.
«Oggi assistiamo a un’opera di riqualificazione per il quartiere – ha detto Silvetti -. Agli Archi prende vita un altro segmento importante, un centro culturale rivolto alle associazioni, comprensivo anche di alloggi residenziali. Si qualifica non solo un’unità immobiliare, ma l’intera zona di via Mamiani. Qui rinascono associazionismo, aggregazione e socializzazione: tutte componenti fondamentali per il rilancio culturale e identitario del quartiere».
Il nuovo edificio nasce in sostituzione della originaria struttura occupata dal Centro H, che qui tornerà a trasferirsi, demolita per inadeguatezza strutturale e si sviluppa su quattro piani: di questi i primi due sono destinati al Social Lab, centro di quartiere integrato per servizi sociali ed abitativi, ed i restanti due piani superiori sono adibiti ad alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica.
L’intervento, realizzato grazie al finanziamento del bando Aree Urbane Degradate Aud del Mit (Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti), è stato realizzato secondo criteri architettonici ed ambientali contemporanei, nonché tenendo conto delle più moderne tecniche di efficienza energetica. L’architettura dell’edificio, realizzato con materiali innovativi, è caratterizzato dalla schermatura solare dei balconi nella parte anteriore e da logge metalliche in quella posteriore. Nell’ambito del progetto rientra anche la riqualificazione della corte scoperta, articolata in parte in aree pavimentate ed in parte in area verde caratterizzata dalla rampa di accesso ai disabili.
All’interno al piano terra sono presenti un grande spazio comune insieme a spazi destinati ad attività specifiche come il laboratorio per la ceramica, ma sono presenti anche ambienti destinati a uffici e sale riunioni.
Al secondo piano sono presenti un ulteriore spazio comune e altre salette oltre a due alloggi destinati agli anziani non autosufficienti (rientranti tra i progetti Pnrr). Tutti gli spazi del Social Lab sono organizzati in sale polifunzionali sub-divisibili all’occorrenza, atte a ospitare più associazioni, rappresentando così un’ulteriore occasione di aggregazione sociale.
«Dopo il sopralluogo dello scorso settembre – ha commentato l’assessore alle Politiche Sociali Manuela Caucci – abbiamo mantenuto la promessa di inaugurare il Social Lab del quartiere Archi entro l’anno. Questo centro integrato, che nasce dalle ceneri di una struttura non più idonea, ha una duplice funzione: da una parte quella di trasformare un immobile desueto in edificio funzionale e moderno, e dall’altra quella di fungere da vero e proprio fulcro di attività a favore dell’aggregazione sociale, capace di andare incontro concretamente ai bisogni delle persone più svantaggiate, contribuendo così a dare nuova linfa al quartiere. Ringrazio tutti coloro che hanno lavorato al progetto per consentire che oggi questo centro diventi a tutti gli effetti una delle best practices da imitare».
L’importo totale dell’intervento Aud è di 3 milioni di euro di cui 2 milioni del bando Mit e 1 milione di cofinanziamento Erap. I costi degli interventi sono: 740.000 euro per il Social Lab, 1.100.000 per la palestra, 820.000 per gli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica a cui si aggiungono 340.000 per l’ingresso al parco della Rupe e la riqualificazione delle strutture sportive al servizio del quartiere già realizzato. Il Comune ha infine contribuito con 450.000 per la piena funzionalizzazione della struttura.
Dopo l’inaugurazione di stamattina, l’Amministrazione comunale comunica che nei prossimi mesi ne seguirà un’altra, quella della nuova palestra adiacente, che potrà ospitare attività di pallacanestro e pallavolo, con annessa piccola palestrina polifunzionale. La nuova struttura, che integra e completa il Social Lab, si sviluppa su una superficie totale di 1100 metri quadrati, contro i 740 di quella preesistente, ed è non solo più capiente e funzionale, ma anche adeguata alle normative vigenti in termini di sicurezza, efficienza termica ed affidabilità strutturale.
«L’inaugurazione di oggi – ha detto Orlanda Latini, assessore alle Politiche della Casa -, che insiste in uno spazio rivalorizzato dall’Amministrazione comunale, non fornisce solo una risposta concreta alle attività ludico-ricreative a scopo sociale, ma è il segno tangibile dell’attenzione verso l’edilizia pubblica, per la quale nel tempo numerosi bandi sono stati realizzati dall’inizio di mandato; in particolare alcuni posti saranno destinati a soggetti anziani, grazie a risorse Pnrr, che potranno godere di un’unità abitative dotate di strumenti di domotica» mentre Saturnino Di Ruscio, presidente Erap Marche, ha sottolineato come quello di oggi «È un giorno importante per questo quartiere perché l’intervento nel quale Erap ha investito complessivamente 1 milione di euro di fondi pubblici, contribuisce a riqualificare la zona dotandolo di importanti servizi, oltre che di sei nuovi alloggi di proprietà di Erap, due del comune e un ufficio. Il lavoro è frutto della collaborazione con il Comune di Ancona, con il quale il dialogo è costante e proficuo».
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