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Fabriano capofila nella lotta
agli sprechi alimentari

IL PROGETTO “Una Comunità che Agisce per il Cambiamento” è partito con l’acquisto di una cella frigorifera e di un furgone refrigerato, insieme all'azione di recupero e alla redistribuzione di oltre 300 chilogrammi di ortofrutta

 

A Fabriano è ufficialmente partita la fase operativa del progetto “Una Comunità che Agisce per il Cambiamento”. L’iniziativa è promossa dai Comuni di Fabriano, Sassoferrato e Cerreto d’Esi, con Fabriano come capofila, in collaborazione con la Caritas Diocesi Fabriano-Matelica, la Società San Vincenzo de Paoli, l’Ambito Territoriale Sociale n. 10 – Unione Montana Esino-Frasassi e l’Assemblea territoriale d’Ambito Ato 2 Ancona. Alla conferenza stampa di oggi erano presenti rappresentanti della Caritas, dell’Ata Rifiuti e della Società San Vincenzo de Paoli, sottolineando l’importanza di questa rete collaborativa. Il progetto, finanziato dalla Regione Marche con un importo di 48.000 euro, mira a ridurre lo spreco alimentare, recuperando eccedenze e rendendole disponibili in modo strutturato e organizzato per le famiglie in difficoltà. La Caritas, soggetto operativo portante dell’iniziativa, ha già avviato un percorso formativo per i propri operatori, mirato a garantire una gestione sicura ed efficace del cibo recuperato, sia dal punto di vista operativo che normativo.

Tra i risultati già raggiunti, spiccano l’acquisto di una cella frigorifera e di un furgone refrigerato, strumenti fondamentali per assicurare la corretta conservazione e distribuzione degli alimenti. Nella fase di rodaggio, il progetto ha permesso di recuperare e distribuire oltre 300 chilogrammi di ortofrutta. L’obiettivo è ampliare ulteriormente la rete di raccolta, che attualmente coinvolge i supermercati locali, estendendola anche ad altri soggetti donatori e beneficiari. Il progetto si pone come un modello innovativo non solo di assistenza immediata, ma anche di sensibilizzazione e formazione. Come dichiarato durante la conferenza stampa, la sfida principale è trasformare lo spreco in risorsa, puntando a un cambiamento culturale che porti, nel lungo termine, a una riduzione significativa degli sprechi alimentari. Tra le prospettive future, vi è l’intenzione di coinvolgere anche il servizio di refezione scolastica, non solo per recuperare alimenti eccedenti, ma anche per promuovere un’educazione alimentare più consapevole. È già in fase di studio l’organizzazione di un evento divulgativo previsto per febbraio 2025, che contribuirà a sensibilizzare ulteriormente la cittadinanza su queste tematiche.

L’assessore alla Comunità e alla Solidarietà del Comune di Fabriano, Maurizio Serafini, evidenzia in una nota come «grazie a questo progetto, stiamo costruendo una rete virtuosa che trasforma le eccedenze alimentari in risorse per chi ne ha bisogno. Questo è solo l’inizio di un percorso che, attraverso la formazione e la sensibilizzazione, potrà portare a risultati duraturi per tutta la comunità soprattutto in un contesto di educazione alimentare che coinvolge i nostri ragazzi. Dobbiamo recuperare gli insegnamenti dei nostri nonni che ci hanno educato al valore del cibo e alla quasi “sacralità” del pane che non andava sprecato e guai a farlo cadere in terra, pane che oggi tendiamo a scartare con facilità solo perché non di giornata». Infine, la tracciabilità dei prodotti distribuiti è un aspetto chiave per garantire il monitoraggio dell’iniziativa, che punta a rafforzare il senso di responsabilità e a coinvolgere attivamente tutta la comunità. Il progetto rappresenta un passo fondamentale verso un approccio più sostenibile e solidale nella gestione del cibo.

 

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