Su proposta dell’assessore all’informatica Antonella Andreoli, la giunta riunita ieri mattina a Palazzo del Popolo di Ancona ha approvato la proposta di deliberazione consiliare riguardante il nuovo regolamento comunale sulla videosorveglianza. «Questa amministrazione – spiega l’assessore Andreoli – ha individuato la sicurezza dei cittadini come obiettivo strategico, in conformità con le proprie linee di mandato e in continuità con il Documento unico di programmazione. Il regolamento che abbiamo elaborato è a tutela dei cittadini, ai quali sarà garantito il rispetto della privacy, attraverso tutte le modalità previste dalla legge per la raccolta dei dati e la conservazione degli stessi».
Le novità principali del regolamento approvato ieri riguardano l’integrazione della disciplina sulla videosorveglianza ambientale, oltre che un perfezionamento delle procedure, per un efficiente coordinamento dei rapporti tra gli uffici comunali e con le forze dell’ordine nell’ottica della sicurezza integrata. Nel dettaglio, il nuovo regolamento assolve a diverse funzioni: disciplina le finalità a cui sono diretti l’installazione e l‘impiego degli impianti; disciplina il trattamento dei dati personali acquisiti mediante l’utilizzo degli impianti di videosorveglianza attivati nel territorio comunale; garantisce che il trattamento dei dati personali acquisiti mediante l‘utilizzo degli impianti di videosorveglianza si svolga nel rispetto dei diritti, delle libertà fondamentali e della dignità delle persone fisiche, con particolare riferimento alla riservatezza e all‘identità personale; definisce le caratteristiche tecniche e le modalità di utilizzo degli impianti di videosorveglianza gestiti dal Comune e in larga parte collegati alla centrale operativa del Comando di Polizia locale; disciplina le garanzie e le tutele per il trattamento dei dati personali acquisiti; individua i principi, i limiti e le garanzie necessari al corretto utilizzo dei sistemi; definisce i soggetti responsabili e incaricati alla gestione e all‘accesso ai sistemi.
Il regolamento contiene, in appendice, la regolamentazione dell’utilizzo di impianti di videosorveglianza costituiti da telecamere per la protezione ambientale, collocate nel territorio di Ancona per contrastare il diffuso fenomeno dell’abbandono e dell’irregolare conferimento dei rifiuti e quindi per tutelare e salvaguardare l’ambiente dal degrado urbano. Il documento prevede che le immagini video e fotografiche riprese e scattate dalle telecamere per la protezione ambientale collocate nei siti considerati più a rischio devono essere trasferite sul sistema informatico del Comune in dotazione all’Ufficio della Polizia Locale. Ciascuna telecamera per la protezione ambientale deve attivarsi in modo automatico con il movimento, ma l’impianto non deve prevedere la visione diretta delle immagini rilevate da telecamere per la protezione ambientale.
Il regolamento prevede anche che le linee di indirizzo per l’esecuzione spettano alla giunta Comunale che, attraverso gli atti di propria competenza, individua le linee politiche dell’Amministrazione Comunale in materia. La giunta avrà quindi facoltà di delimitare le finalità di trattamento per specifiche aree cittadine, decidere la localizzazione degli impianti e le aree da sottoporre a videosorveglianza, così come lo sviluppo dell’intera infrastruttura e la dimensione territoriale delle aree sottoposte a videosorveglianza, modificare, se necessario, le specifiche tecniche degli impianti, degli strumenti e dei software per svolgere particolari attività nell’ambito delle finalità generali della videosorveglianza. Il regolamento stabilisce infine che il sindaco può nominare con decreto un designato al trattamento dei dati personali per le attività di videosorveglianza, a tutela della privacy.
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