«L’assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori di Elica, esprimono sdegno e rabbia per la comunicazione della multinazionale Caterpillar, che in maniera cinica ed inumana ha annunciato la dismissione dello stabilimento di Jesi. È l’ennesima scelta di manager che calpestano la dignità delle persone ed umiliano i valori della Costituzione italiana». Scongiurati i 409 esuberi dopo 9 mesi di tratative, oggi le maestranze della multinazionale di Fabriano, riuniti nelle assemblee dei siti di Cerreto d’Esi e di Mergo si sono confrontate con i rappresentanti di Fim, Fiom e Uilm, dai quali hanno ricevuto il supporto fin dall’inizio della mobilitazione. In attesa di ratificare, con il referendum fissato per la prossima settimana, l’ipotesi di accordo siglata ieri al Mise tra azienda e organizzazioni sindacali, i lavoratori di Elica hanno espresso solidarietà con un ordine del giorno ai colleghi di Caterpillar-Jesi.«Saremo al vostro fianco nella lotta di cui sarete capaci perché la vostra lotta sarà la lotta di tutti. Un cuore che batte è un cuore che combatte» hanno scritto nel comunicato di solidarietà.
Jesi, annunciata la chiusura dello stabilimento Caterpillar «Scelta inaccettabile»
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati