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Cardeto, 3mila dicono no all’albergo
“Abbiamo i numeri per il referendum”

ANCONA – Depositata in Comune la raccolta firme del coordinamento Cardeto Libero, con la richiesta di incontro dei comitati con il sindaco e la giunta. Altrimenti pronti anche a chiedere la consultazione popolare, come nel 2005

 

L’ex caserma Stamura nel parco del Cardeto

Le firme raccolte dal coordinamento

di Emanuele Garofalo

No all’albergo nell’ex caserma Stamura sul colle dei Cappuccini, stamattina il coordinamento delle associazioni e dei comitati Cardeto Libero ha presentato in Comune la raccolta firme per opporsi alla variante urbanistica che consente l’hotel a due passi dal faro. Un faldone con 3.029 nomi, 2.825 sono le firme raccolte in un mese e mezzo di banchetti in città, altre 204 via internet. “Non abbiamo avuto difficoltà a raccogliere questo consenso massiccio dei cittadini anconetani, impauriti dal rischio che si sottragga alla città un altro pezzo importante di spazio pubblico” commenta il consigliere Sel Francesco Rubini, che ha aderito al coordinamento. “Ribadiamo il nostro no secco alla variante urbanistica, e sì all’apertura di un percorso di confronto con i cittadini che porti ad un progetto alternativo.” Secondo Cardeto Libero, il Comune potrebbe chiedere allo Stato la proprietà dell’ex caserma Stamura nel Parco del Cardeto, in virtù del federalismo demaniale, per poterlo recuperare come contenitore pubblico e culturale, tra le possibili idee anche il ritorno da Offagna del museo di scienze naturali Paolucci.

La consegna delle firme con i consiglieri Maria Ausilia Gambacorta a sinistra, Francesco Rubini, la segretaria Pci Loretta Boni e l’ex consigliere Nicola Sciulli

Insieme con le firme, il coordinamento di 14 sigle tra associazioni, partiti e comitati, ha depositato la richiesta di un incontro con la giunta e con il sindaco Mancinelli. Il progetto che ha fatto nascere ben due comitati contrari, il comitato Stamira e il coordinamento Cardeto Libero, vede una trattativa del Comune con l’Invimit, il fondo per gli investimenti immobiliari della Cassa Depositi e Prestiti, che sarebbe interessato a rilevare la caserma Stamura dal demanio, ma solo in cambio della variante urbanistica che consentirà di far fruttare l’immobile con un albergo. In cambio, il Comune potrebbe ottenere la proprietà dell’ex palazzina della polizia scientifica, vicino al cimitero degli inglesi, sempre sul colle dei Cappuccini, che potrebbe essere demolita per aumentare il verde e la fruibilità del parco. “Se non ci ascolteranno? Abbiamo i numeri per indire un referendum comunale. Valuteremo la possibilità” sottolinea Rubini. Infatti l’articolo 19 dello statuto di Ancona prevede che bastino il 5% dei residenti iscritti nelle liste elettorali del Comune. Proprio come nel 2005, quando il progetto di ostello all’ex deposito derrate alimentari proposto dall’allora sindaco Sturani scatenò il fronte dei contrari, per paura che diventasse un albergo. Il referendum non raggiunse al quorum, ma la mobilitazione bastò per fermare il progetto. Cambia di pochi metri la location, perché ora sull’ex deposito derrate c’è il progetto dell’Università per renderlo uno studentato, ma la battaglia resta la stessa.

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