Il movimento di impegno civile ‘Dipende da Noi’ saluta con gioia l’arrivo al porto di Ancona delle due navi delle Ong e abbraccia le 110 persone salvate al largo del Mediterraneo. «Siamo e saremo presenti, non solo simbolicamente, per dare il benvenuto a uomini, donne e minori in fuga dalla spirale di torture, stupri e vessazioni da parte delle milizie libiche in quella che è notoriamente la rotta più pericolosa del mondo e a salutare e ringraziare gli equipaggi delle navi, che, come altre Ong, incessantemente si adoperano per garantire soccorsi e salvare vite umane» scrivono i coordinatori regionali Roberto Mancini e Paola Petrucci in un comunicato.«Vigileremo affinché vengano garantiti a tutti l’accesso al diritto di protezione, alle tutele relative alle domande di asilo e alle informative, nonché la predisposizione di una accoglienza adeguata, attenta alle situazioni di vulnerabilità presenti».
I coordinatori del movimento al contempo esprimono però «tutta l’indignazione possibile per una strategia governativa vigliacca e disumana, che aggiunge sofferenze alle già immani sofferenze subite nel percorso migratorio, e che persegue per mero consenso politico una politica di criminalizzazione della libertà di movimento delle persone e di violazione dei diritti umani. L’assegnazione, assolutamente insensata e contraria alle normative internazionali, di porti così lontani dai punti di soccorso, persegue il chiaro obiettivo di ostacolare il più possibile le attività di soccorso in mare, ridurre l’operatività delle Ong, diminuire il numero possibile di salvataggi e aumentare a dismisura i costi degli interventi. L’applicazione del Decreto Sicurezza del Governo Meloni e del nuovo codice di condotta significa, in assenza di vie legali per entrare in Europa, lasciare scoperta la zona dei soccorsi a discapito della protezione della vita umana, aumentando le probabilità di altre morti in mare. Tutto questo è assolutamente inaccettabile». Ieri sera una affollatissima assemblea cittadina, che porterà oggi e domani alle persone che sbarcheranno la piena solidarietà e la vicinanza non solo di Ancona ma di una intera regione, ha ribadito la necessità «dell’assunzione dei valori dell’accoglienza contro ogni retorica xenofoba e razzista di un sistema che alimenta la guerra agli indifesi e ai “senzapotere”, le Marche accolgono e non respingono».
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