Studio del senso del tatto e riabilitazione:
ricercatrice osimana vince il premio
Best PhD Thesis Award in Haptics

Federica Barontini riceve il premio Best PhD Thesis Award in Haptics “Wearable Haptics for advanced Human Machine Interaction”

È stato consegnato a Federica Barontini, giovane ricercatrice di Osimo, il prestigioso premio Best PhD Thesis Award in Haptics, conferito dalla EuroHaptics Society. Quest’anno il premio è stato annunciato durante la conferenza internazionale World Haptics tenutasi in questi giorni a Delft (Paesi Bassi). Il lavoro di Federica rappresenta un importante traguardo della ricerca scientifica per lo studio del senso del tatto e dello sviluppo di nuove tecnologie con applicazione in contesti di riabilitazione dell’arto superiore e di assistenza alle persone non vedenti.

«I dispositivi protesici sviluppati- spiega in una nota Federica Barontini -sono stati applicati ed utilizzati in molti centri di ricerca clinici di valore internazionale come Mayo Clinic (Rochester, Mn,Usa) e Medizinische Hochschule Hannover (Mhh, Germania)». Le tecnologie per persone non vedenti hanno invece avuto riscontro nella collaborazione con enti e associazioni fortemente presenti sul territorio come, ad esempio, l’Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti.

Il segreto della ricerca di Barontini? Mettere al centro il paziente. Federica ha infatti cercato di integrare e far evolvere le tecnologie in base alle esigenze degli utilizzatori, che hanno avuto modo di spiegare di cosa avessero più bisogno, per poi testare il tutto passo dopo passo. L’importanza di questa ricerca è ancor più validata dagli importanti finanziamenti ricevuti dalla comunità europea a supporto di questi sviluppi come il progetto Erc PoC Wish e il progetto Erc Natural Bionics, entrambe azioni di ricerca che si propongono di studiare e sviluppare tecnologie futuribili per la restituzione del senso del tatto in soggetti con amputazioni di arto superiore. Federica Barontini è attualmente in forza presso l’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova e conduce parte della sua ricerca presso il Centro di Ricerca Enrico Piaggio dell’Università di Pisa, dove ha già lavorato per molti anni dopo essersi dottorata presso il Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione nella medesima Università.