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Rifiuti di ogni genere
nella discarica a cielo aperto:
sequestrata un’area industriale

ANCONA - L'operazione è stata svolta dai carabinieri Forestali in collaborazione con la polizia locale. Indagini in corso per risalire ai responsabili

L’area posta sotto sequestro

Una discarica a cielo aperto, in un’area industriale di Ancona.
E’ quella trovata e sequestrata dai militari della Stazione carabinieri Forestale di Ancona, insieme al personale della Sezione Ambiente del Corpo della polizia locale dorica.
L’area in questione, oggetto di plurimi abbandoni di rifiuti, di proprietà di una società con sede legale in città, misura complessivamente circa 24mila mq e presenta al suo interno un immobile di 15mila mq accessibile a chiunque, ma in stato di semiabbandono e precarie condizioni strutturali.

Carabinieri Forestali e polizia locale sul posto

Intorno alla struttura, era presente uno spazio di pertinenza, anche questo completamente aperto e accessibile, dove sono stati trovati abbandonati innumerevoli rifiuti di plastica, legno, raee, inerti, rifiuti urbani, stampanti, lana di roccia, materassi, vasca in vetroresina, neon, sacchi di cemento, urbani ingombranti, sanitari, onduline, finestre, porte, mobilia in legno, bidoni presumibilmente contenenti vernici e solventi, al momento riconducibili ad ignoti.
I militari e il personale della polizia locale per evitare che l’area, di libero accesso, continuava ad essere riempita al fine, hanno dunque proceduto al sequestro penale della parte dello spazio pertinenziale dell’edificio, per una superficie di circa 9mila mq, avviando anche le procedure per la messa in sicurezza dell’edificio presente, al fine di scongiurare ulteriori intrusioni da parte di estranei, che peraltro al momento dell’intervento erano presente.
La caratterizzazione dei rifiuti è stata eseguita con il supporto dell’Arpam di Ancona, ad esito della quale sono risultati rifiuti prevalentemente domestici non pericolosi, con anche presenza di presunto amianto per il quale sono stati eseguiti campionamenti.
Sono in corso le indagini per individuare i responsabili degli abbandoni che ora rischiano pene per il reato di gestione illecita di rifiuti, che vanno da sanzioni fino a 26mila euro a un anno di arresto.

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