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Dall’inizio dell’anno
sei interventi di bonifica
per ordigni bellici in provincia

ANCONA - Di particolare rilievo è stato quello rinvenuto a Senigallia, risalente addirittura alla Prima Guerra mondiale

La bomba trovata ad Ancona il 17 ottobre 2018

A distanza di quasi ottanta anni dal passaggio del fronte della Seconda Guerra mondiale sul territorio della Provincia di Ancona, le tracce degli eventi bellici sono tuttora presenti.
Da un lato le ferite del tessuto urbano, che ormai risultano completamente integrate nell’assetto architettonico delle città, ma dall’altro il rinvenimento di residuati di ordigni bellici testimoniano come la brutalità della guerra colpisca anche a distanza di molto tempo e costituisca ancora un pregiudizio per la sicurezza delle popolazioni.
In particolare durante i lavori di scavo per la realizzazione di opere pubbliche e private vengono rinvenuti ordigni bellici che devono essere rimossi e resi inerti o fatti esplodere in sicurezza al fine di garantire l’incolumità delle persone.
Si tratta di un’attività che mette in condizioni di collaborazione le autorità militari competenti alle operazioni di bonifica con il sistema delle autorità civili ed in particolare i sindaci dei Comuni, il sistema sanitario, la Protezione Civile.

Uno degli ordigni rinvenuti quest’anno

La Prefettura si occupa, nell’ambito di detta collaborazione militare e civile, di richiedere l’intervento degli artificieri che, a seconda del luogo di rinvenimento dell’ordigno, possono essere dell’Esercito o della Marina e di coordinare la presenza di tutte le componenti preposte a tali interventi.
Dall’inizio dell’anno il servizio della protezione civile della prefettura di Ancona ha richiesto ben 6 interventi: a Trecastelli, in via dei Tigli per un proietto di artiglieria il 17 marzo; a Osimo in via Fonte Magna 37, per una bomba a mano inglese il 9 aprile; ad Arcevia, Frazione Palazzo, il 7 giugno per un proietto di artiglieria; sul Lungomare Mameli 143 a Senigallia per una sfera metallica simile “palla di cannone” il 12 giugno; a Fabriano, Frazione Cancelli, per un proietto di artiglieria ad azione perforante il 5 luglio e, infine, il 18 luglio a Marcelli di Numana, stabilimento balneare “Sottovento”, una bomba da mortaio.

Di particolare rilievo è stato quello che ha riguardato un ordigno bellico nel comune di Senigallia residuato addirittura della Prima Guerra mondiale.
Le operazioni di bonifica si svolgono normalmente senza particolari motivi di preoccupazione in considerazione dell’elevatissima professionalità degli artificieri.
Specifiche pianificazioni invece sono richieste in occasione del rinvenimento di bombe d’aereo dall’elevato potere deflagrante, come è successo per la bomba trovata ad Ancona il 17 ottobre 2018, la cui rimozione avvenuta il 20 gennaio 2019 coinvolse una intera parte del territorio cittadino.

Uno degli ordigni rinvenuti quest’anno

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