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Manda un messaggio al cellulare
fingendosi la figlia:
“mamma detective” sventa la truffa

FABRIANO - La donna non è cascata nel tranello e si è rivolta subito agli agenti del Commissariato

I poliziotti di Fabriano (Foto d’archivio)

La collaborazione tra il cittadino e la polizia di stato è vincente nella prevenzione.
Ieri, all’ora di pranzo, una fabrianese ha ricevuto un messaggio da sua figlia, residente all’estero, giunto però da un numero di cellulare nuovo, che non aveva in rubrica.
Nel messaggio, per giustificare la cosa, la “figlia” aveva scritto che la borsetta, contenente anche il cellulare, le era caduta in acqua e per questo era stata costretta ad acquistare un nuovo smartphone con nuova sim. Tutto ciò, le aveva comportato dunque delle spese non previste e per questo chiedeva alla madre di recarsi in banca e prelevare 1.500 euro da inviarle.
La fabrianese, preoccupata, ha cercato di contattare il nuovo cellulare della figlia ma i tentativi sono andati a vuoto.

Memore però delle raccomandazioni in materia di prevenzione delle truffe telefoniche e informatiche che si susseguono da tempo attraverso tutti i canali di informazione, la fabrianese si è rivolta ai poliziotti del Commissariato di Fabriano.
Ecco che insieme hanno chiamato la figlia al precedente numero, quello in rubrica, e la giovane ha risposto negando di aver perso il cellulare quindi, insieme agli agenti, hanno iniziato a contattare con la messaggistica istantanea il nuovo numero fingendo di aver prelevato il denaro richiesto.
La finta “figlia” ha risposto chiedendo di versare il contante su un iban a seguito del quale, effettuati immediatamente gli accertamenti, si è scoperto essere localizzato in Irlanda.
L’utenza e l’iban “truffaldini” saranno segnalati ai competenti organi dell’interpol per gli approfondimenti del caso.
Il commissariato di polizia di Fabriano invita tutti i cittadini a non dare mai corso a richieste “strane” o che facciano riferimento a necessità impellenti di famigliari lontani non raggiungibili direttamente o indirettamente senza il confronto con un operatore di polizia.

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