«L’atleta Peter Sagan sta bene». Così rassicura il bollettino medico diffuso poco dopo le 16 dall’Aou Marche. «E’ stato effettuato uno studio elettrofisiologico endocavitario – prosegue – che ha escluso l’induzione di aritmie sopraventricolari e ventricolari di significato patologico. E’ stato impiantato un registratore di eventi sottocutaneo che consentirà il monitoraggio dell’atleta nel futuro.
La procedura è stata effettuata da Antonio Dello Russo, direttore della clinica di Cardiologia e Aritmologia dell’Azienda ospedaliero universitaria delle Marche; e dalla sua equipe, con la presenza di Roberto Corsetti, cardiologo di fiducia dell’atleta».
L’ex campione del mondo di ciclismo, protagonista anche della Tirreno-Adriatico, durante un allenamento in Spagna domenica scorsa, aveva registrato 200 battiti al minuto.
Una frequenza cardiaca eccessiva al punto che subito si era deciso di ripartire per l’Italia e di sottoporlo a una serie di controlli a seguito dei quali si è deciso per un intervento invasivo effettuato oggi all’ospedale di Torrette.
L’atleta 34enne slovacco era impegnato in una corsa in mountain bike quando si è acceso il campanello d’allarme subito interpretato dal tecnico Patxi Vila che immediatamente ha controllato quanto il compiuterino fitness aveva registrato, confermando i propri timori.
Peter Sagan è stato così sottoposto, nelle giornate di martedì e mercoledì, a una serie di controlli sia medici che strumentali che hanno continuato a confermare gli episodi di tachicardia anomala, facendo di conseguenza decidere di trasferire subito il ciclista in Italia per trasportarlo poi al Lancisi di Torrette di Ancona, eccellenza ospedaliera riconosciuta ovunque. Eccellenza che il bollettino positivo di pochi minuti fa ha confermato.
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