I ritardi e le carenze nella gestione post emergenza seguita alla drammatica alluvione del 15 settembre 2022 sono state al centro di un incontro tra il capogruppo regionale del Partito Democratico Maurizio Mangialardi e il Comitato 15 settembre, che raccoglie oltre 400 alluvionati. Tre i principali punti su cui le parti si sono confrontate: la situazione dell’Ufficio speciale per il Misa e Nevola, a oggi ancora una scatola vuota, lo stato della programmazione dei lavori per la messa in sicurezza del territorio e il quadro sui ristori.
«Molti dei temi sollevati in questa occasione – afferma in una nota Mangialardi – sono da tempo al centro della mia attività in consiglio regionale, anche se, purtroppo, spesso mi sono scontrato su un vero e proprio muro di gomma eretto dalla maggioranza di centrodestra. La vicenda dell’Ufficio speciale per il Misa e Nevola è emblematica. Già nella prima metà del 2023, dopo aver presentato alcune interrogazioni e mozioni, avevo capito che questa struttura avrebbe faticato molto a entrare in funzione, anche a causa del protagonismo dell’allora capogruppo di Fratelli d’Italia Carlo Ciccioli, la cui sola priorità era intestarsi la paternità dell’Ufficio, salvo poi abbandonarlo a sé stesso, non curandosi di dotarlo delle risorse economiche e umane necessarie, e venire meno agli impegni presi con gli alluvionati e il territorio. Non a caso avevo avanzato in aula la proposta di attivare un Comitato Istituzionale così da avviare in tempi brevi percorsi di partecipazione aperti agli enti locali, ai comitati, agli agricoltori e ai singoli cittadini delle due vallate. L’obiettivo era superare lo stato di incertezza e indeterminazione, che perdura ancora oggi, creando uno spazio dove tutti potessero discutere e conoscere gli interventi da realizzare, le risorse a disposizione, le pianificazioni da mettere in campo. Un’operazione di trasparenza e semplificazione che avrebbe probabilmente contribuito ad accelerare molte procedure e che se ci fosse la volontà da parte della giunta Acquaroli potrebbe ancora essere utile».
«Per quanto concerne il ripristino delle infrastrutture danneggiate – aggiunge il capogruppo dem – ho presentato a metà febbraio un’interrogazione al presidente Acquaroli per sollecitare maggiore attenzione alle numerose segnalazioni provenute dai sindaci dei Comuni delle Valli del Misa e del Nevola. Purtroppo non ho ancora ricevuto risposta, ma spero che la giunta regionale sia consapevole della funzione strategica che ricoprono queste infrastrutture nei collegamenti tra Senigallia e le aree interne, oltre che tra le singole municipalità delle due Valli, la cui mancata ricostruzione rischia di arrecare a quelle comunità un enorme danno sul piano economico e sociale».
«Infine – conclude Mangialardi – il tema dei ristori. So per esperienza che si tratta di una questione molto complessa e delicata, con cui io stesso mi sono dovuto confrontare dopo l’alluvione del 2014. Nessuno ha la bacchetta magica, ma è difficile capire perché la maggioranza abbia bocciato la mia proposta di variazione di bilancio che feci subito alla fine di settembre 2022, in occasione del dibattito sull’assestamento, che prevedeva indennizzi immediati attraverso stanziamenti regionali. Ovviamente tutti possiamo sbagliare, ma l’opacità e l’incertezza, unite alla volontà di piantare solo bandierine di partito che ha caratterizzato da subito il centrodestra di fronte all’evento più tragico che si sia mai verificato in questi territori dal dopoguerra a oggi, non ha sicuramente favorito la ripresa economica e non ha restituito serenità ai cittadini».
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