Nella sala del Consiglio comunale di Senigallia, giovedì scorso, è stato sottoscritto il contratto di fiume dalla Regione Marche, da tutti i Comuni delle Valli Misa e Nevola, da tutti gli stakeholder che hanno partecipato ai lavori, dalle associazioni di categoria, alle associazioni sindacali, di volontariato, culturali fino ai Comitati degli alluvionati. «Si tratta di una pietra miliare per la gestione del nostro territorio. – sottolinea in una nota il Comune – Grazie al contratto di fiume operativo, infatti, si potranno avere tutti gli strumenti necessari ed essenziali per la gestione e la sicurezza del fiume Misa e Nevola ed anche un tavolo di confronto per migliorare e far crescere i territori attraversati dai nostri due fiumi».
Alla sottoscrizione erano presenti l’assessore regionale Aguzzi, il sindaco di Senigallia Massimo Olivetti, il sindaco di Barbara Riccardo Pasqualini, il sindaco di Trecastelli Marco Sebastianelli, il sindaco di Corinaldo Gianni Aloisi, l’assessore del Comune di Ostra Alberto Agarbati, altri assessori, consiglieri comunali, i rappresentanti di tutte le associazioni nonché i componenti della segreteria del contratto di fiume ed i funzionari regionali che hanno seguito in tutti questi anni il lavoro dell’assise. Grande soddisfazione da parte di tutti per questo importante risultato raggiunto di 10 anni di confronto e discussione tra tutti i soggetti coinvolti nella redazione, in particolare dall’assessore all’ambiente di Senigallia Elena Campagnolo, che in questi anni del suo mandato si è spesa senza sosta per raggiungere questo difficile obbiettivo.
«Ricordiamo che questo è uno dei primi contratti di fiume sottoscritti in Italia ed è davvero un grande vanto essere riusciti a raggiungere questo storico traguardo. – chiude il comunicato – Da oggi inizia la seconda fase, quella in cui verranno messe in atto tutte quelle azioni che permetteranno di raggiungere quegli obiettivi concordati da tutti i soggetti sottoscrittori. Una ottima notizia per tutti i cittadini delle Valli del Misa e del Nevola, che speriamo potranno guardare ai nostri fiumi non come una minaccia ma come una risorsa».
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