Era una vera e propria ‘matrioska’ il market nigeriano abusivo di corso Carlo Alberto, all’interno del quale i poliziotti della Pas, la Squadra Amministrativa, avevano trovato anche una barbieria, risultata pure questa abusiva.
Ora, a seguito di sempre più approfonditi controlli effettuati congiuntamente con i finanzieri del Comando Provinciale di Ancona, ecco che sono stati scovato circa 1.600 prodotti tra cui farmaci, alcolici e cosmetici contraffatti.
I medicinali sequestrati, etichettati in inglese e francese, erano infatti privi delle prescrizioni previste dal Codice del Consumo e non tracciati dall’Agenzia del Farmaco.
Gravissimo il fatto che tra questi figurassero oltre 230 boccette di farmaci per potenziare le prestazioni sessuali o contrastare la disfunzione erettile, in forma liquida (24 litri), vendute sotto il falso nome di “integratore a base di erbe per extra forza maschile”, contenenti sildenafil, con la promessa di effetti miracolosi contro diverse patologie.
La National Agency for Food and Drug Administration and Control (Nafdac) nigeriana aveva già avvisato che i numeri di registrazione sui prodotti sequestrati erano falsificati.
Tra i cosmetici, alcune “creme” contenevano idrochinone, sostanza vietata nei prodotti cosmetici, mentre altri prodotti presentavano sostanze cancerogene non identificate e mancavano delle indicazioni in lingua italiana richieste dal Regolamento Ce.
L’intervento ha consentito il rinvenimento e conseguente sequestro di un vero e proprio campionario di medicinali importati dalla Nigeria, prodotti alcolici privi del contrassegno di Stato e cosmetici contenenti sostanze vietate ed altamente dannose per la salute dei potenziali consumatori.
Rinvenute e sequestrate, infatti, anche bottiglie di alcool, con volumi percentuali variabili tra 17% e 43%, prive del contrassegno di Stato necessario per la vendita.
La titolare del minimarket, una donna extracomunitaria, incapace di esibire la documentazione fiscale per la merce venduta, era stata denunciata per diversi reati, così come il ‘barbiere’ 38enne extracomunitario, che all’arrivo delle forze di polizia si era nascosto dentro ad un armadio.
Intanto la posizione fiscale e amministrativa dell’impresa è ancora sotto esame, e l’azienda è stata anche oggetto di segnalazione all’Ispettorato del lavoro per impiego di un lavoratore in nero, con richiesta di sospensione dell’attività.
L’operazione di servizio si inserisce nel piano dei controlli denominato ad “Alto Impatto” disposti dalla questura di Ancona e che nel caso di specie hanno visto il coinvolgimento, in dettaglio, della Squadra Amministrativa della questura e dei militari del locale Gruppo della Guardia di Finanza.
Il negozio era stato inoltre oggetto di numerosi interventi delle Volanti a seguito delle segnalazioni dei residenti soprattutto per assembramenti di ubriachi e conseguenti risse.
Scoperta barbieria abusiva nel market abusivo: sanzione da 5mila euro
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