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Obbligo assicurativo per le aziende
sui danni catastrofali, Cna:
«Prima va tutelato il diritto di fare impresa»

 SENIGALLIA - Lo sostiene Giacomo Mugianesi che riportandosi alle alluvioni che hanno colpito la città oltre alle valli Misa e Nevola ritiene «necessario stabilire condizioni di polizza alle quali le compagnie dovranno attenersi nella definizione delle coperture e nella fissazione del premio»

Giacomo Mugianesi

 

«Va prorogata l’entrata in vigore dell’obbligo, a carico delle imprese, di stipulare una polizza assicurativa a copertura dei rischi provocati da calamità naturali ed eventi catastrofali».  A chiederlo è la Cna Nazionale, intervenuta al Tavolo delle assicurazioni sui rischi catastrofali convocato dal  Mimit lunedì 23 settembre. «La proroga è indispensabile per definire in modo chiaro le linee guida contenute nella Legge di Bilancio per il 2024 e per colmare le incertezze del testo attuale. Solo così si potranno mettere le imprese nelle condizioni di sottoscrivere polizze realmente efficaci e a costi sostenibili, rispettando il principio di mutualità del rischio» spiega in una nota Giacomo Mugianesi, a nome di Cna Senigallia.

«Le alluvioni che hanno colpito Senigallia e la valle Misa e Nevola nel 2022, insieme ai recenti episodi climatici estremi che hanno interessato la zona sud di Ancona, sono un chiaro segnale della fragilità del nostro territorio. In questo contesto, è fondamentale proteggere il valore e il diritto di fare impresa attraverso interventi tempestivi di manutenzione e messa in sicurezza del territorio, prima di aggiungere ulteriori oneri burocratici ed economici alle aziende. A tal fine – continua Mugianesi – è necessario stabilire condizioni di polizza alle quali le compagnie assicurative dovranno attenersi nella definizione delle coperture e nella fissazione del premio. Inoltre, è fondamentale creare un portale simile a quello dell’energia, dove le imprese possano confrontare le diverse offerte in modo trasparente e verificare i prezzi».

«Inoltre – sottolinea Mugianesi – occorre ampliare la tipologia delle manifestazioni catastrofali considerate. Non possiamo limitarci a inondazioni, esondazioni, frane e terremoti. Fenomeni come grandinate, colpi di vento, trombe d’aria e mareggiate sono sempre più frequenti e devono rientrare nella copertura assicurativa obbligatoria. Infine, è altrettanto importante – conclude – esentare i premi assicurativi dall’imposizione fiscale del 22,25%, per evitare ulteriori pesi sulle imprese, già gravate da un quadro economico complicato e da una fragilità territoriale che richiede maggiore attenzione e interventi strutturali».

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