Nuova tegola per l’Amministrazione comunale del sindaco dimissionario Francesco Pirani. La capogruppo del Partito Democratico, Paola Andreoni, ha inviato una segnalazione all’Anac per verificare se la nomina del presidente della Asso, Achille Ginnetti sia viziata da irregolarità. «Chi è stato consigliere comunale non può presiedere un’azienda partecipata o di servizi locali prima del decorso del “periodo di raffreddamento” di due anni fissato dalla normativa vigente. Lo stabiliscono i decreti attuativi della legge Severino, come il numero 39/2013, che disciplina le “inconferibilità” e le “incompatibilità” di incarichi presso le pubbliche amministrazioni, enti pubblici ed enti privati in controllo pubblico. – spiega in una nota la consigliera dem che siede nei banchi d’opposizione – Le disposizioni contenute nel decreto legislativo 39/2013 sono chiare e non sono suscettibili di interpretazione e costituiscono l’espressione della scelta del legislatore, il quale con esse ha individuato a priori, e indipendentemente dalla concreta realizzazione di un danno per la pubblica amministrazione, fattispecie nelle quali sussiste un potenziale conflitto di interesse e/o nelle quali l’azione del funzionario può mettere a rischio l’immagine di imparzialità e buon andamento della pubblica amministrazione stessa. La ratio della norma è quella di evitare che gli incarichi attribuiti in occasione di un mandato politico, rispondano a criteri diversi dal merito e dalla professionalità, stabilendo nel concreto l’applicabilità dei periodi di attesa tra la fine della carica politica e la possibilità di assumere incarichi presso una azienda partecipata direttamente dipendente dall’ente locale».
«Alla luce di quanto sopra ho chiesto al nostro segretario comunale che ricopre altresì il ruolo di Rpct (responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza), la verifica della regolarità e conformità alla legge dell’incarico di presidenza della Asso , l’azienda speciale servizi Osimo assegnato con decreto dal sindaco Francesco Pirani all’ex consigliere comunale, Achille Ginnetti in data 10 agosto 2024. Consigliere che si era dimesso dal Consiglio comunale il giorno prima della nomina al vertice dell’azienda speciale. Ho sottoposto la questione anche all’Anac, l’Agenzia Nazionale Anticorruzione precedentemente guidata dal magistrato dott. Raffaele Cantone, anche perché la stessa Agenzia si è espressa su una vicenda che appare analoga alla fattispecie osimana, rilevando, nel caso, l’inconferibilità della nomina. In tale particolare delibera, che riguarda una Azienda speciale per la gestione di servizi pubblici locali del cunese, l’Anac si è pronunciata decretando nullo il provvedimento di nomina del sindaco ribadendo, come la normativa impone, che l’incarico politico deve essere opportunamente distanziato da un periodo di raffreddamento di due anni».
La capogruppo del Pd ricorda inoltre che «la nomina del dott. Achille Ginnetti, sino a pochi mesi fa consigliere comunale, a presidente della Asso passerà, quindi è sotto il vaglio dell’Anac, l’Autorità nazionale anti corruzione e del segretario comunale. La segnalazione imporrà all’Anac e al nostro responsabile interno di pronunciarsi – mi auguro con la massima urgenza -, e visti i pronunciamenti già deliberati, l’invito al sindaco è quello anche di riconsiderare la nomina effettuata. Nel frattempo auspico la massima cautela da parte della Azienda ad adottare atti che poi potrebbero essere dichiarati nulli. Nella segnalazione si chiede che l’Autorità nazionale Anticorruzione e il responsabile comunale (Rpct), con le loro proprie funzione e capacità di controllo e vigilanza, verifichino l’ipotesi di l’effettiva violazione della Legge Severino in ordine alla “inconferibilità” da parte della Amministrazione Pirani».
Di Asso si è parlato ieri anche nella Sala Gialla. L’assessore al bilancio Matteo Sabbatini ha relazionato sui conti dell’azienda speciale che gestisce per conto del Comune i servizi socio-assistenziali e socio-educativi e culturali, spiegando che per il 2023 ha presentato un utile di esercizio di 2.440 euro. «La Asso ha negli anni del Covid usufruito di una deroga alla normativa vigente per l’applicazione degli ammortamenti d’esercizio che ha permesso di raggiungere il pareggio di bilancio. Dal 2024 però Asso non potrà più usufruire della sospensione del calcolo degli ammortamenti. A nostro giudizio non è corretta la metodologia di dare soldi attraverso variazioni di bilancio, occorre andare ad analizzare i disciplinari per i servizi che Asso svolge per il Comune e andare a risolvere le problematiche». I conti potrebbero in sostanza andare in sofferenza.
L’ex assessore e ora consigliere comunale d’opposizione Mauro Pellegrini (Pd) nel suo intervento ha fatto osservare che «al di là di dover rifare i disciplinari, ci sono misure contingenti. Asso ad esempio si occupa del teatro con il suo disciplinare, la doppia stagione del teatro non ha capienza per farlo, lo sa assessore Sabbatini? Glielo dico io ma se la fate bisogna che nel bilancio della Asso ci mette qualche soldo in più». Sul punto ha concordato con Pellegrini anche il consigliere di maggioranza Dino Latini che ha ricordato come «seguendo sempre le linee programmatiche delle Liste civiche, le effettive finalità programmatiche dalla Asso, per il mio gruppo, devono essere all’80% per il Sociale e al 20% per altro. Non può essere un’azienda ibrida e lo scopo deve essere quello di aiutare le persone in difficoltà».
L’assessore ai Servizi Sociali, Federica Fantasia ha colto l’occasione di replicare a Latini prima di presentare il punto successivo, quello sul rinnovo della convenzione per i servizi associati tra Osimo e Offagna. «Nella gestione della Asso è incluso anche il canile. – ha ricordato – Concordo nel ritenere che andare in difesa delle classi disagiate, è l’obiettivo prioritario, ma se ora nell’ambito della Asso ci sono anche i servizi culturali, l’assessore competente deve occuparsi tanto dell’uno quanto dell’altro. Non mi sembra che al momento si sia lasciato indietro nulla di quello che riguarda i Servizi Sociali. Se c’è un disavanzo non è certo imputabile alla doppia stagione di prosa, iniziata con un pieno in entrambe le serate. A questo punto anche la questione del canile va chiarita. Sono d’accordo a separare la cultura ma se si ricevono accuse sulla gestione dei servizi culturali rispetto a quelli sociali questo non lo ritengo plausibile». Il sindaco Pirani avrà tempo fino a martedì prossimo per decidere se confermare o ritirare le sue dimissioni.
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