«Le bordate del sindaco Silvetti contro il suo vice Zinni colpevole di non aver coinvolto le categorie sul bilancio di previsione sono la conferma della sfaldatura progressiva che la giunta sta subendo ormai da mesi. Tra rimpasti annunciati, deleghe traballanti e litigi in pubblica piazza, il sindaco sembra sempre più solo, costretto a mettere pezze dove i suoi assessori fanno danni».A parlare sono i consiglieri comunali di Ancona, Francesco Rubini (Altra Idea di Città) e Carlo Pesaresi (Ancona diamoci del Noi)
Nel frattempo, osservano i due consiglieri d’opposizione, «non solo la città rischia di essere schiava del tutti contro tutti della destra anconetana, ma ad uscire ancora una volta gravemente indebolita è la partecipazione democratica. Un bilancio, dunque, redatto senza ascoltare nessuno: cittadini, Ctp, corpi intermedi, categorie e persino il Consiglio comunale ridotto all’analisi delle carte in pochissimi giorni sotto le festività natalizie. A questo punto viene da chiedersi per quanto altro tempo il sindaco potrà essere schiavo dei comportamenti scriteriati dei suoi assessori, nonché della guerra aperta in seno Fratelli di Italia, primo partito della sua maggioranza, e ormai in preda alla più classica delle faide tra correnti».
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