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Regole anti slot machine,
passo indietro del Comune:
meno divieti e orari più ampi

ANCONA – Il regolamento contro il gioco d'azzardo patologico era fermo da novembre in commissione servizi sociali, pronto per essere approvato dal Consiglio comunale. Ma dopo aver ascoltato gli imprenditori del gioco lecito, ecco le correzioni della giunta: ritirata la delibera, approvato un nuovo testo, scompaiono le restrizioni più severe

 

Ancona “slot free” sì, ma con moderazione. La giunta rivede il regolamento contro il gioco d’azzardo patologico, che pone limiti e divieti a sale scommesse, video poker e video lottery. Eliminate dal testo finale le norme più severe. Il regolamento, pronto dallo scorso novembre, stava diventando un caso: per mesi è stato pronto per il voto del Consiglio comunale, ma puntualmente è stato rinviato a colpi di approfondimenti chiesti alla Regione e audizioni nella commissione servizi sociali. E infatti, la delibera alla fine è stata ritirata dalla giunta e sostituita con un nuovo testo, approvato martedì 20 marzo. La giunta ha deciso di accogliere in parte le rimostranze degli imprenditori del gioco legale, correggendo il dispositivo. Resta perciò una versione più “blanda” del regolamento: il Comune si limiterà ad applicare la legge regionale 3 del 2017 così com’è, senza porre ulteriori vincoli rispetto al testo approvato dalla Regione. Il regolamento metterà in atto dunque il divieto di aperture di punti gioco entro 500 metri da luoghi sensibili, come istituti universitari, scuole di ogni ordine e grado, istituti di credito e sportelli bancomat, uffici postali, da esercizi di acquisto e vendita di oggetti preziosi ed oro usati. Eliminati dall’elenco invece gli ulteriori siti che il Comune aveva aggiunto in prima battuta: asili nido e scuole dell’infanzia, caserme, chiese e luoghi di culto, impianti sportivi, strutture di tipo sanitario o sociosanitario, strutture ricettive per categorie protette, luoghi di aggregazione giovanile, centri sociali per anziani, parchi gioco, sedi operative di associazioni di volontariato, oratori, ospedali e luoghi di cura. Una mappa che di fatto avrebbe reso molto difficile l’apertura di locali dedicati al gioco lecito. Inoltre, cambiano anche gli orari di attività. Nel testo originale, l’accensione delle macchine era consentita per 8 ore al giorno (dalle 10 alle 12.30, dalle 16.30 alle 19 e dalle 21 alle 24). Con il nuovo regolamento, sparisce la frammentazione e le attività guadagnano due ore in più: gioco consentito dalle 14 alle 24 per agenzie di scommesse e sale di video lottery, mentre gli apparecchi di intrattenimento all’interno di bar, ristoranti, alberghi, circoli, ricevitorie del lotto o altri esercizi è consentito dalle 10 alle 20. Fuori da questi orari, le macchine vanno spente. Le regole si applicano a videopoker, slot machine, videolottery, sia per le singole macchine, sia per le sale, ma anche locali di scommesse sportive e lotterie istantanee online, gratta e vinci, 10 e lotto e simili, venduti direttamente dai negozianti o acquistabili attraverso distributori automatici. Si salvano solo i bingo, espressamente esclusi dalle norme. Per chi sgarra, pene severe: si rischia il ritiro della licenza e multe da un minimo di 200 euro fino a un massimo di 6mila euro per ogni apparecchio trovato fuori legge, come previsto dal Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza.

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