Osimo si doterà entro febbraio 2017 di un regolamento comunale per i centri di scommesse. Nel tardo pomeriggio di oggi la Sala Gialla ha infatti dato mandato agli uffici comunali di elaborare una bozza di documento sulla scorta della mozione presentata dai consiglieri comunali Sara Andreoli e David Monticelli (M5S) che chiedeva di “limitare l’utilizzo di questi giochi disciplinando con sanzioni gli orari di apertura delle sale giochi e l’uso degli apparecchi automatici negli esercizi commerciali dalle ore 10 alle ore 13 e dalle 14 alle 22”.
Nell’esporre la mozione in aula ,la consigliera Andreoli ha anche chiesto che non venga “rilasciata l’autorizzazione se l’ubicazione delle sale gioco dista meno di 500 metri dai luoghi sensibili come le scuole e se le metrature dei locali siano inferiori a 100 mq nel centro storico e 150 nelle altre zone. Infine che si preveda una riduzione della pressione fiscale per gli esercenti che rinuncerano a mettere le slot nel proprio locale”.
La mozione grillina, modificata con un emendamento del Pd, è stata approvata all’unanimità dall’assemblea cittadina (23 voti su 23) e l’amministrazione comunale ha garantito che si impegnerà inoltre a promuovere incontri per sensibilizzare l’opinione pubblica sul problema del gioco d’azzardo patologico. Bocciato invece l’emendamento presentato dalla capogruppo del Gruppo Misto Maria Grazia Mariani (favorevoli gli 8 di minoranze, contrari i 15 di maggioranza) finalizzato “a incentivare la rinuncia alle slot” ha chiarito la consigliera, che includeva subito la modifica del regolamento Iuc, prevedendo una riduzione del 50% le tariffe Imu, Ici, Tasi.
Pur concordando sull’importanza degli sgravi fiscali, stabilire fin da subito quel 50% poteva “portare problemi all’approvazione della nostra proposta complessiva ” ha spiegato il capogruppo democrat motivando così il voto contrario della maggioranza all’emendamento Mariani. Giorgio Campanari (Pd). ha però trovato interessante la mozione dei pentastellati perché “la ludopatia è un problema serio” ed ha presentato il suo emendamento, perché “gli uffici entro 3 mesi possano redigere un regolamento comunale in materia i sale giochi e slot machine che dovrà tenere in considerazione tutto quello che c’è in questa mozione. Il regolamento dovrà essere preventivamente vagliato da una commissione congiunta, aperta alle associazioni, per lavorare alle eventuali modifiche. Vorrei lasciare agli atti – ha aggiunto Campanari- il regolamento del Comune di Senigallia, migliorato di recente proprio dal M5S, votato all’unanimità dopo sei mesi di collaborazione politica anche dopo l’ascolto degli esercenti e l’analisi delle loro osservazioni. Su questo esempio anche noi così saneremo una lacuna importante nel Comune di Osimo”.
L’ex sindaco Dino Latini (liste civiche) ha tenuto a precisare nel suo intervento, l’impegno delle passate amministrazioni comunali sul tema, con la sua proposta di legge depositata del 2011 in veste di consigliere regionale che “valutava – ha detto- l’impegno della Pubblica amministrazione per il controllo della patologia”. “C’è stato anche il controllo del territorio cittadino con l’ausilio del ludobus nei quartieri e frazioni, dal 2006 al 2010 quando ancora il fenomeno non era esploso a certi livelli – ha aggunto- per far decantare l’idea negli adolescenti alle scommesse di gioco. Il sindaco Simoncini nel 2010 ha inserito delle delimitazioni nel regolamento urbanistico per ostacolare la possibilità di presentare il gioco d’azzardo nei semplici bar oltre, ed ha cercato in tutti i modi di arginare o proprio evitare l’aperture di nuovi centri scommesse, ad esempio quello di Osimo Stazione. Da 2 anni invece c’è stata inattività e siamo tornati a un punto zero rispetto al passato. Ma voteremo questa mozione”
Soddisfatti dell’esito del voto sia i proponenti della mozione che il sindaco Simone Pugnaloni (Pd) .“Il civico consenso ha dimostrato un’attenzione importante con questo voto – ha evidenziato il primo cittadino- Si è fatto un buon lavoro in aula perché casi come quello accaduto nei giorni scorsi, ci toccano da vicino. Stilare un regolamento approvato all’unanimità è fondamentale e può divenire anche una testimonianza per i Comuni limitrofi”
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