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Cardeto e Torrette,
Mancinelli: “Non andremo avanti
come caterpillar”

ANCONA - Due comitati pronti alle barricate contro i progetti del Comune, il sindaco ribatte. "Valutiamo insieme le alternative, a patto che non si parta da posizioni astratte o ideologiche". Sospesa la variante ex Centrale del Latte, venerdì 3 l'incontro con il comitato Stamira che si batte contro l'hotel nel parco

 

di Emanuele Garofalo

Comune preso tra i due fuochi della protesta, da una parte il Cardeto, dall’altra Torrette. Il sindaco Mancinelli prova a stemperare le polemiche. “Non andremo avanti come un caterpillar, ascolteremo tutti” commenta la Mancinelli. Un messaggio valido per entrambi i comitati cittadini, che si oppongono ai progetti del Comune. Il primo, quello di Torrette che si batte contro i negozi all’ex Centrale del Latte, sembra già aver raggiunto un risultato: il sindaco ha dichiarato di aver sospeso la variante urbanistica per la vendita dell’immobile. Ma il dialogo è aperto anche con il Comitato Stamira, l’associazione che si oppone all’albergo nel parco del Cardeto. Venerdì 3 febbraio il primo faccia a faccia con il sindaco. “Siamo aperti a tutte le possibili alternative – sottolinea Mancinelli –. Ad una condizione: che non si parta da posizioni ideologiche o astratte. I progetti poi vanno finanziati”. Il mantra è sempre quello: servono fondi, soldi. E allora il Comune è partito dalle riqualificazioni dei contenitori abbandonati che possono portare quattrini: una variante urbanistica per vendere l’ex Centrale del Latte e una variante per concedere all’Invimit, il fondo di investimento della Cassa Depositi e Prestiti, la trasformazione in hotel della Caserma Stamura, la proprietà demaniale a due passi dal faro. Due decisioni che hanno scatenato la protesta. I residenti di Torrette hanno lanciato la raccolta firme e sarebbero già oltre le 1.500 sottoscrizioni, temendo di dover sopportare altro traffico nel quartiere, oltre a quello che arriva dal porto. L’albergo al Cardeto invece è uno scempio ambientale, secondo il comitato Stamira, che torna ad agitare lo spettro del referendum comunale, come nel 2005 quando ci provò Sturani a realizzare un ostello nel parco. Il sindaco prova a mediare con tutti. “Per la Centrale del Latte prenderemo in esame soluzioni alternative per ridurre o azzerare i dubbi dei cittadini” ribatte Mancinelli. “Vale lo stesso per il Cardeto: noi stessi per primi abbiamo detto che l’albergo non può attirare traffico veicolare, ma deve tenere conto del contesto in cui si trova. Anzi, dall’operazione potremo acquisire dal demanio parti del bastione San Paolo che serviranno a migliorare la fruizione e la qualità ambientale della zona” conclude Mancinelli.

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