di Agnese Carnevali
Tredici mesi e la banchina 22 del molo sud del porto tornerà operativa. A sugellare l’inizio dei lavori, stamattina il ministro alle Infrastrutture Graziano Delrio, che ha visitato il porto di Ancona, per la prima volta da quando è divenuto sede dell’Autorità di sistema dell’Adriatico centrale, secondo la riforma voluta proprio da Delrio. Ferma da oltre due anni per motivi di sicurezza, la banchina dove un tempo svettavano i silos della Bunge, dopo i lavori di consolidamento e potenziamento verrà di nuovo destinata alla movimentazione dei container, grazie ad un investimento di 4,3 milioni. «Un ulteriore sostegno alla competitività e all’occupazione – afferma il presidente dell’Autorità di sistema portuale, Rodolfo Giampieri -. Ringrazio il Ministro Delrio per la sua presenza e per tenere a battesimo l’inizio dei lavori della banchina 22, prima opera avviata dalla nuova Autorità di sistema portuale. Un investimento per un’infrastruttura utile ed orientata al mercato con l’obiettivo sia di un ritorno economico sugli investimenti, che per un aumento del lavoro e dell’occupazione. Nel dialogo con il Ministro abbiamo condiviso fortemente la necessità del nostro percorso sul tema della sostenibilità e del dialogo porto-città, come ulteriore strumento di sviluppo e crescita».
Nell’assistere alla consegna dei lavori, il ministro Delrio ha commentato: «Le nuove Adsp dell’Italia come porta d’Europa nel Mediterraneo si ispirano a modelli europei, con strutture decisionali snelle, che favoriscono investimenti, lavoro, produttività. Qui ad Ancona è stato condotto un lavoro importante. Ancona, per noi è un punto insostituibile, una delle porte dell’Oriente. Deve continuare così e con la nuova riforma potrà crescere ancora meglio. Le Adsp rispondono al ministero, ma appartengono alle città – ha continuato Delrio – sono un bene comune del territorio e degli enti locali. Dare il via oggi a nuovi lavori, vuol dire anche rendere concreta la possibilità di ripartire a questo territorio bello ma provato».
Ad accompagnare il ministro, oltre al presidente Giampieri, il prefetto di Ancona Antonio D’Acunto e il direttore marittimo delle Marche, l’ammiraglio Francesco Saverio Ferrara. La visita allo scalo dorico del titolare delle Infrastrutture e dei Trasporti ha fatto tappa alla vasca di colmata del porto di Ancona, recentemente utilizzata per completare il dragaggio della banchina allestimento Fincantieri, ultimato il 7 febbraio, alla banchina 26 ed al sito del prolungamento della banchina rettilinea, i cui lavori saranno avviati entro la primavera per il prolungamento di 273 metri, con ulteriori 35 mila metri quadri di nuovi piazzali. Non poteva mancare anche un passaggio anche al Porto Antico, segno evidente del ritrovato dialogo porto-città e divenuto spontaneamente luogo di aggregazione della comunità.
Il ministro prima della visita ha firmato il protocollo d’intesa per il collegamento porto-A14 (leggi l’articolo).
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