Grande festa, stamattina, nella sede di via Matteotti dell’Avis Osimo per la riapertura del centro trasfusionale dopo la ristrutturazione del tetto (leggi l’articolo). “Per gli oltre 1100 donatori dell’Avis di Osimo oggi è un grande giorno”. Ha esordito così alla cerimonia per la riapertura del centro trasfusionale, nel suo intervento Lino Bontempo, il presidente dell’Avis Osimo, associazione che vanta quasi un secolo di storia.
Dopo 19 mesi di chiusura nel quale i nostri donatori, grazie alla disponibilità del centro trasfusionale di Castelfidardo, si sono dovuti recare nella città della fisarmonica per compiere il loro gesto d’amore verso il prossimo, oggi riprendiamo possesso della nostra casa. Tra i donatori di giornata anche il sindaco di Osimo Simone Pugnaloni.
“Una grande emozione ed una grande soddisfazione per tutta la città” – ha detto il primo cittadino di Osimo che, al termine della piccola cerimonia organizzata dal consiglio direttivo che verrà rinnovato nelle lezioni del 5 marzo, ha effettuato la donazione di sangue. “Devo dare atto che l’Avis ha trovato in tutte le forze politiche osimane, a partire dalla giunta, pieno sostegno e solidarietà per risolvere una questione che non competeva all’amministrazione comunale ma che tutti abbiamo contribuito ad accelerare e, finalmente, oggi possiamo dire, a risolvere”. “Agli osimani e non solo dico, donata sangue perché è un gesto sempliche che non costa nulla ma è molto importante per gli altri e fa sentire meglio anche noi stessi” ha aggiunto.
Presenti alla cerimonia anche il presidente dell’Avis provinciale Fabrizio Discepoli, la presidente del consiglio comunale Paola Andreoni e l’Assessore alla Sanità Daniele Bernardini e il direttore sanitario dell’ospedale Ss. Benvenuto e Rocco, Maria Rosa Pallotta. Soddisfatto anche Luca Ciniero, il medico responsabile dei centri trasfusionali di Osimo e Castelfidardo. “Questa Avis comunale è un’eccellenza per come viene gestita ed organizzata – ha detto – e, nonostante gli inevitabili disagi, tuttavia in questo anno e mezzo si sono perse poche donazioni”. In compenso l’Avis nel 2016 ha accolto la richiesta di 163 nuovi iscritti.
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