di Emanuele Garofalo
Sanzio in otto volante, dalla soddisfazione per aver chiuso il primo bilancio in pareggio dopo anni (leggi l’articolo), alla paura del fallimento. L’8 marzo in tribunale la prima udienza pre fallimentare, istanza avanzata dal pm Gubinelli. A quell’appuntamento decisivo l’amministratore delegato Federica Maffei si presenterà con il piano di risanamento appena approvato dal Cda: 15 milioni da recuperare entro tre anni. Volare o rimanere a terra, il futuro dell’aeroporto delle Marche si deciderà nelle prossime settimane. Anche il Consiglio regionale ci vuole vedere chiaro: martedì sarà votata la richiesta di tutte le opposizioni di istituire una commissione di indagine sui bilanci di Aerdorica. Da tempo la richiesta della minoranza giaceva all’ordine del giorno, ora anche la maggioranza è pronta ad appoggiare la richiesta, per dimostrare che la società è gestita senza sprechi e in modo trasparente. La commissione avrà tempo fino a settembre per approfondire i conti, il buco da ripianare (oltre 40 milioni di euro ereditati dalla era Morriale) e la reale possibilità di risanare il Sanzio, senza cedere le quote di maggioranza della Regione ai privati. Ipotesi questa della privatizzazione che sembra definitivamente tramontata. La commissione sarà formata da 6 componenti di minoranza e 5 di maggioranza, la presidenza spetta per legge all’opposizione, il candidato più quotato è il consigliere Lega Nord Sandro Zaffiri, che da anni denuncia le presunte irregolarità nella gestione del Sanzio.
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