Velasco Vitali e Mimmo Paladino impreziosiscono la Mole con due delle loro opere. Sbarco (15 metri di lunghezza) di Velasco Vitali occuperà una sezione della Corte della Mole, mentre il Cavallo (altezza 4 metri) di Mimmo Paladino sarà issato sul marciaronda del Lazzaretto e sarà visibile da gran parte dei punti di vista cittadini. Due opere monumentali di artisti di fama internazionale, Paladino è uno dei principali esponenti della transavanguardia insieme con Enzo Cucchi e Achille Bonito Oliva esposto al Moma di New York, Velasco è pittore e scultore contemporaneo esposto al Macro di Roma. Due opere, ricorda l’assessore alla cultura Paolo Marasca, in coerenza con il progetto di rendere la Mole un contenitore di livello nazionale per l’arte contemporanea. Dopo l’installazione delle opere, saranno organizzati anche incontri con i due artisti. Sbarco di Velasco Vitali arriverà ad Ancona lunedì notte e sarà montata martedì 21 nella corte della Mole. Il 23 marzo ci sarà un incontro con l’artista aperto al pubblico e si parlerà dell’opera, del progetto, della scultura. Cavallo di Mimmo Paladino sarà installata sul marciaronda della Mole il 18 marzo, fatte salve le condizioni meteorologiche (il Cavallo deve essere trasportato via mare e issato dalla barca). Successivamente si organizzerà un incontro con l’artista. Le due opere resteranno installate temporaneamente, per un periodo ancora da definire, ma di certo per tutta la durata dell’anno.
“Queste due opere arrivano perché gli artisti sono convinti della validità del progetto Mole e considerano importante mettere a disposizione il loro lavoro per un periodo più lungo rispetto ai consueti tempi di un’esposizione. D’altro canto, queste due opere affiancheranno l’intervento – permanente – di Enzo Cucchi al Porto Antico, anch’esso compreso all’interno del progetto del Comune di Ancona e della Fondazione Cariverona, con l’apporto in questo caso del terzo partner, l’Autorità Portuale” ricorda Marasca. “Una grande opera permanente, segno creato appositamente per Ancona e lasciato sul territorio da uno dei maggiori artisti italiani viventi, dunque, e due opere di grande impatto, meravigliose, simboliche, temporaneamente ospitate alla Mole per costruire assieme ai loro autori, Mimmo Paladino e Velasco Vitali, un nuovo concetto di spazio abitato dall’arte, un sistema culturale dove l’arte è inevitabile e scatena dinamismi”.
La Mole dunque “come custode delle opere d’arte del passato, come simbolo, con il Museo Omero, dell’arte per tutti, come ospite di grandi capolavori con la mostra Ecce Homo e con le mostre temporanee come quella, imminente, di McCurry (leggi l’articolo), e ora come fabbrica, centro d’arte e di cultura, luogo dove è inevitabile imbattersi in un lavoro d’artista” spiega Marasca.
“Sono coinvolti nel progetto molti attori del territorio, a dimostrazione che l’arte è un momento di aggregazione di un’intera comunità lavorativa – conclude l’assessore -. In particolare, il progetto “Mole Materia dell’uomo”, voluto da Comune di Ancona e Fondazione Cariverona,vede la regia del Fondo Mole Vanvitelliana. La comunicazione è realizzata e coordinata dall’agenzia Tonidigrigio. L’ufficio patrimonio del Comune di Ancona, con l’ingegner Massimo Conti, ha fornito assistenza al progetto d’installazione dell’architetto Andrea Mangialardo. Ma sono stati fondamentali gli apporti di imprese locali come la GMG Vitali, che si è occupata del restauro del cavallo e della sua preparazione alla posa in opera, come la Caparol, che ha deciso di sostenere l’iniziativa offrendo la verniciatura del cavallo su indicazioni dell’artista, come anche Lucesole che si occupa dei trasporti estremamente complessi e delicati delle opere e del loro posizionamento”.
(E. Ga.)
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