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Crollo ponte A14,
M5S: “Daspo per le imprese”

DRAMMA A14 – Il caso è finito alla Camera. Il ministro Delrio: “Trenta giorni per una relazione dettagliata. La procedura era consentita perché espletata numerosissime volte in piena sicurezza”. I deputati Cecconi e Terzoni replicano: “Le aziende sospette non partecipino ad appalti pubblici”

Il cavalcavia 167 crollato in A14

“Serve un Daspo per le imprese sospette, che non partecipino ad appalti pubblici, che non possano avere fondi statali”: è la denuncia del presidente del gruppo M5S alla Camera Andrea Cecconi in risposta al question time presentato oggi al ministero delle Infrastrutture in merito al crollo del ponte sulla A14 (leggi l’articolo). “Ci stringiamo attorno ai famigliari delle vittime e attendiamo che la magistratura, speriamo presto, faccia luce e identifichi i responsabili – ha detto Cecconi – Ma una cosa è certa, non si può accettare che Società Autostrade liquidi la questione con un “si è sempre fatto così, capita, era un intervento di routine che non richiede la chiusura del traffico”. E per la portavoce del M5S l’on. Patrizia Terzoni, “lo Stato ha l’obbligo di sapere quello che accade sulle nostre autostrade, anche se sono gestite da privati. La risposta che oggi il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio ha dato è stata evasiva e per nulla rispettosa” delle due vittime. Il ministro Delrio ha risposto alla interrogazione dei deputati M5S ricordando di aver “provveduto ad istituire una apposita commissione ispettiva, per analizzare con massimo rigore e piena collaborazione con la magistratura” i fatti che hanno portato al crollo del cavalcavia di Camerano e alla morte dei coniugi Emidio Diomede e Antonella Viviani. La commissione del ministero avrà 30 giorni per presentare una “relazione dettagliata”. “L’articolo 21 comma 2 del Codice della strada  – ha continuato Delrio – prevede gli accorgimenti necessari per la sicurezza dei lavori stradali, compresa interrompere la circolazione. La soluzione è valutata in base alla complessità dei lavori e dell’itinerario dal piano della sicurezza e dal responsabile dei lavori. Attendiamo di verificare dove si sia svolta l’omissione da parte di chi eseguiva i lavori sull’autostrada. Una procedura su cui esercitiamo vigilanza, ma che era consentita perché espletata in questa maniera numerosissime altre volte in piena sicurezza.”

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