Nel 2016 avevano fantasticato di dare un fratellino o una sorellina al loro bambino di 9 anni. Avevano anche pensato di cambiare casa e iniziato a consultare le agenzie immobiliari per trovare un’abitazione più spaziosa. Ne avevano persino adocchiata una, ma prima di firmare il contratto è arrivato un ripensamento, di quelli che ti cambiano la vita, e nelle loro menti si insinuata un’idea alternativa, più audace. Nessuna accensione di mutui per acquistare un nuovo immobile, il progetto di una seconda maternità-paternità per il momento rimandato, piuttosto un viaggio tra le realtà educative nel mondo. Una ricerca pedagogica nei due continenti agli estremi dell’Europa, l’India e l’America, che a distanza di mesi si sta rivelando un itinerario esistenziale.
E’ iniziata così l’avventura dell’educatrice osimana Emily Mignanelli, del suo compagno Michele Brocani, regista filmmaker, e del loro bambino Vittorio. Emily ha 29 anni, una laurea in Scienze della Formazione Primaria e ha già fondato ad Osimo nel 2009 ‘Lilliput’, associazione che si occupa di educazione, di infanzia da 1 a 3 anni e di sostegno alla genitorialità, e poi nel 2013 ‘Serendipità’, una realtà educativa sperimentale, libertaria, ad ispirazione montessoriana ed anti-autoritaria per bambini in età prescolare e scolare. Una scuola che ha preso vita in una casa di campagna ristrutturata, dove ai bambini, dai 3 ai 6 anni, vengono insegnati i temi del riciclo, del riuso, si conoscono gli animali e le stagioni dell’orto e a mensa si mangiano frutta e cibi biologici. “I nove mesi che avevamo annunciato a lavoro che ci saremmo presi per cause biologiche e quei pochi risparmi che avevamo messo da parte per l’acquisto della casa, li abbiamo destinati ad altro” racconta Emily. A New York è arrivata la scorsa settimana sotto la tempesta di neve, dopo aver ascoltato i suoni della primavera a Los Angeles.
“Il 21 settembre 2016 siamo partiti a settembre e per 3 mesi abbiamo visitato l’India, siamo tornati per un mese in Italia per un tour di autofinanziamento per sostenere la nuova partenza. Da 6 febbraio siamo in giro per l’America – prosegue la maestra osimana – Io insegno, il mio compagno ha lavorato nel mondo del cinema in Portogallo dove ha vissuto a lungo. Lo scorso anno abbiamo deciso di mettere assieme le nostre competenze, scuola e cinema, passioni e interessi intraprendendo questo progetto che è soprattutto un progetto familiare, più che lavorativo. Quello che facciamo è girare per realtà di educazione alternativa, che si discostano dal modello tradizionale, alla ricerca di riflessioni, comprensione di questo movimento che sta avvenendo a livello mondiale, esempi virtuosi e confronto”.
La coppia studia e fa i compiti con Vittorio che incontra coetanei di altri Paesi, mentre si sposta su treni e aerei. Ed è partita con bagagli minimal, uno zaino in spalla e tanta voglia di aggiornare ogni settimana il diario di viaggio con foto e resoconti, come blogger entrambi di ‘themartian.eu’. Emily e Michele hanno rinunciato al superfluo per affrontare questa sfida che è soprattutto una conquista di libertà e sapere. “Ad ogni realtà abbiamo chiesto di fare un baratto: noi abbiamo messo le nostre competenze a disposizione delle realtà ospitanti in cambio di vitto e alloggio, all’interno però di una famiglia della scuola, in modo da poter osservare da vicino il ruolo del bambino in un’altra società e esporre nostro figlio a diversi tipi di esistenze, infanzie e famiglie – racconta ancora Emily – Fino ad oggi credo che questa esperienza ci abbia regalato moltissime opportunità di crescita e maturazione a diversi livelli: personale, sociale, culturale, educativo, familiare. Crediamo che per nostro figlio questa sia un’esperienza di crescita incredibile e unica e ogni giorno confermiamo l’importanza di questo suo confronto con il mondo in una fase evolutiva in cui inizia a costruirsi una propria visione di come vanno le cose, di quale posto occupa nella società, una fase di riflessioni etiche e morali”. Dopo le 98 lune vissute sotto il cielo indiano, che Emily ha riepilogato in diverse convegni al suo ritorno in Italia, adesso il tour educativo sta proseguendo negli States e in Canada.
“Siamo stati in una Sudbury School in California – ricorda Emily – sempre in California abbiamo visitato un centro che sostiene l’istruzione di chi sceglie di fare homeschooling (da questo siamo fuggiti dopo un giorno per le condizioni pietose e malsane in cui viveva la famiglia e il delirio del progetto educativo) e una scuola democratica a Los Angeles, una scuola in fattoria al confine col Canada e ora la scuola internazionale delle Nazioni Unite. Difficile dire quale ci ha colpiti maggiormente, perché ognuna ha peculiarità uniche che rendono complesso un processo di comparazione. Come mi piace ricordare, noi ci siano sottoposti a un Tto: trattamento turistico obbligatorio”.
(m.p.c.)
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