facebook rss

Violenza su minore,
confermati i 6 anni di carcere
al teologo Paolini

La Corte d'appello ribadisce la pena inflitta in primo grado allo studioso dei segreti di Fatima. Dovrà risarcire la vittima di 50mila euro

 

di Federica Serfilippi

Violenza sessuale su minore, la Corte d’Appello conferma la condanna a 6 anni e 8 mesi di reclusione per Solideo Paolini, esperto di teologia e molto noto negli ambienti cattolici per essersi occupato dei segreti di Fatima. La sentenza di secondo grado è arrivata questo pomeriggio e replica in toto quella emessa lo scorso maggio dal gup Paola Moscaroli con il rito abbreviato. Per il 46enne, da quasi due anni recluso nel carcere di Pesaro, rimane solo la Cassazione. Alla sentenza era presente la vittima di Paolini, una ragazza della Vallesina, minore all’epoca dei fatti e ora maggiorenne. A lei, assistita dal legale Alessio Giovanelli, andrà un risarcimento di 50 mila euro. Paolini, legato alla famiglia della ragazza da un rapporto di fiducia, si sarebbe dovuto avvicinare a lei con un intento educativo e fungere da punto di riferimento nel percorso che l’avrebbe portata alla Cresima. La vicinanza tra i due, però, si sarebbe fatta morbosa tanto che lui – secondo l’accusa –  avrebbe approfittando dei tanti momenti passati con la minore per abusarne sessualmente. Almeno due gli episodi, avvenuti tra il 2008 e la primavera del 2014, raccontati dalla vittima durante l’incidente probatorio svoltosi lo scorso anno. Il primo si sarebbe verificato in un circolo religioso dell’Anconetano quando la ragazza aveva solo 10 anni. Lui avrebbe allungato le mani fino ad abbassarle i pantaloni e sfiorarle le parti intime. Nel giugno 2014 il secondo approccio, a seguito del quale iniziarono poi le indagini da parte dei carabinieri. In quest’occasione, si sarebbe consumato un rapporto sessuale in una stanza d’albergo del Fabrianese. Paolini venne arrestato un anno dopo. Sull’esito del procedimento hanno inciso fortemente le dichiarazioni della vittima e le pagine contenute in due diversi diari scritti dalla minore durante il periodo delle presunte violenze. Il 46enne, oggi non presente all’udienza, si è sempre difeso dalle contestazioni, sostenendo l’inconsistenza delle parole della ragazzina. Le sue accuse sarebbero state il frutto di una montatura congeniata ad hoc per liberarsi della presenza dello scrittore, considerata troppo insistente. «Non l’ho mai toccata con intenti sessuali. Mi ha voluto incastrare» ha sempre detto l’uomo, difeso dall’avvocato Luca Bartolini. Quando uscirà dal carcere, dovrà sottostare a una misura di sicurezza: per 5 anni non potrà avere accesso a luoghi frequentati da minori.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page




X