Il presidente dell’Assemblea legislativa, Antonio Mastrovincenzo, ha convocato d’urgenza la seduta consiliare per mercoledì 5 aprile, alle ore 13. Unico punto all’ordine del giorno, la discussione della proposta di legge n.133, ad iniziativa della giunta regionale, contenente “interventi urgenti per assicurare la continuità del servizio di trasporto aereo nella regione Marche”. I relatori sull’atto sono i consiglieri Francesco Giacinti (Pd) per la maggioranza e Gianni Maggi (M5S) per la minoranza. La proposta di legge della giunta, esecutiva solo dopo il sì della Commissione europea, prevede un prestito per fornitori e istituti di credito e un piano di aiuti per ristrutturazione e funzionamento, per un totale di 21 milioni e 50mila euro. Metà circa del debito accumulato dalla società in questi anni, che servono per mantenere in attività la società Aerdorica e scongiurare la dichiarazione di fallimento da parte del tribunale per il Sanzio. L’atto è stato approvato stamattina dalla commissione Bilancio con quattro voti a favore (Giacinti, Biancani, Minardi, Urbinadi del Pd), un voto contrario (Maggi M5s) e un’astensione (Carloni Area popolare). In particolare, la proposta prevede uno stanziamento di 7 milioni e 280 mila euro, sotto forma di prestito, da utilizzare per il pagamento dei fornitori strategici e degli istituti di credito. La durata del prestito non potrà superare i sei mesi. Aerdorica dovrà presentare alla Regione entro quattro mesi un adeguato piano di ristrutturazione, conforme a quanto richiesto dalla Commissione europea. Una volta presentato e approvato il piano, sarà concesso un aiuto, attraverso la ricapitalizzazione, per un massimo di 20 milioni di euro, comprensivo dell’importo già erogato come prestito, e un contributo per il funzionamento per un importo massimo di 1 milione e 50 mila euro. “Si tratta di un intervento che agisce in maniera robusta e in netta discontinuità con quanto finora accaduto – ha dichiarato Giacinti – Tutti hanno sottolineato in passato e sottolineano oggi l’importanza dell’aeroporto per le Marche, ma questa mi sembra la prima azione concreta per sostenerlo. L’intero piano, questo è sottinteso, è sempre e comunque subordinato all’ok della Commissione europea”. Per il relatore di minoranza Maggi “si tratta solo di un provvedimento tappabuchi, la voragine resta e non c’è alcuna notizia sul piano industriale”. “Non c’è alcuna prospettiva – prosegue – Nessuno è in grado di operare sul marketing e sulla missione commerciale dell’aeroporto e quello che indigna è che siamo chiamati a mettere un timbro su decisioni già prese”.
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