Un esempio di vita, quello di Michele Scarponi, ricomposto in un mosaico con tanti tasselli di memoria attraverso i discorsi di chi lo ha conosciuto. Il momento più commovente della cerimonia funebre per salutare il ciclista (leggi l’articolo) è arrivato con il messaggio di commiato del fratello Marco, intriso di ricordi e immagini evocative. Poche ma efficaci pennellate per ringraziare tutti e tratteggiare l’essenza dell’uomo, che hanno fatto brillare gli occhi di chi ascoltava (guarda il video). Ma altrettanto intenso è stato il ricordo che ha dedicato al campione il commissario tecnico delle nazionali di ciclismo, Davide Cassani (ascolta l’audio). Con lui in platea c’erano anche il presidente nazionale della Fci, Di Rocco, Vincenzo Nibali, che nel 2016 ha vinto il Giro d’Italia e l’allenatore ed ex calciatore Roberto Mancini, jesino doc. Cassani con affetto ha elencato le tappe salienti della carriera dell’Aquila di Filottrano ed ha toccato le corde del cuore di tutti, spesso interrotto dagli applausi. “Lo stadio è diventato una grande chiesa. Era l’unico posto dove potevamo starci tutti – ha esordito – abbiamo il cielo azzurro e le nuvole sono lontane per te. Vogliono illuminarti in questa giornata importante per tutti quanti”.
Michele ha vinto tante e tante volte. “Con Nibali, che è qui, hai avuto tante sfide. C’era talmente tanta rivalità tra voi due che poi sei diventato un suo gregario. – ha rammentato Cassani al microfono vicino all’altare- La gente non lo sa che essere gregari è un privilegio perché lavori anche per gli altri. Te lo dice uno che l’ha fatto per una vita. E’ bello quando metti la tua generosità al servizio degli altri. Ma la cosa incredibile è tu che sei morto da capitano, come lo sei sempre stato. Nel mio pc ho il filmato di quando tu, l’anno scorso, hai messo il piede a terra e hai aspettato Nibali sul Colle dell’Agnello. E pensa che Valverde per colpa tua non è riuscito a vincere per pochi secondi il Giro. Lui che due giorni fa ha vinto la Liegi Bastogne Liegi, la prima cosa che ha pensato dopo la vittoria ha pensato a te. Ha pianto per te perché gli mancavi. E manchi a tutti”.
Poi Il Ct della nazionale ha annunciato di voler regalare la maglia azzurra a Michele. “Io non te l’ho mai data, te l’hanno data altri. Ti aveva messo nella rosa dei 10 per le Olimpiadi – ha proseguito- ma tu non eri pronto l’anno scorso e così per il campionato europeo. Venerdì ci siamo parlati e a un certo punto ha sentito una mano agganciarsi alla portiera della mia auto. Mi hai detto. ‘….Cassa ma per quanti anni devo correre ancora?…’ Ti ho risposto ‘… C’è un campionato del Mondo a Innsbruck ed io ho bisogno di uno come te…’. Ti sei messo a ridere e hai cominciato a parlare del Giro d’Italia ed eri contento. Abbiamo perso il migliore uomo della nostra famiglia. Hai avuto come arma vincente il sorriso, hai sempre sdrammatizzato. Sei e resterai sempre il nostro capitano. E per quel discorso di venerdì, io ti porto la maglia azzurra, che non è un regalo, ma è un riconoscimento per tutto quello che hai fatto. Tu hai vinto l’ultima corsa da dove partirà e dove terminerà il Campionato del Mondo dell’anno prossimo. Tu sarai uno dei nostri”.
Prima di lasciare il microfono Cassani ha annunciato di aver ricevuto ieri una telefonata da Eddy Merckx. “Era per salutarti e fare le condoglianze ai tuoi familiari – ha concluso- Michele, tu non hai vinto come Eddy Merckx , ma per generosità, personalità, attaccamento alla famiglia e lavoro, sei stato come Eddy Merckx”. In precedenza il sindaco di Filottrano, Lauretta Giulioni aveva definito il suo concittadino come “un centro di aggregazione entusiasmante che ha trovato la sua espressione nello Scarponi Fan Club. Ci ha lasciato il nostro biglietto da visita migliore, il ragazzo dall’inconfondibile sorriso che ha saputo incarnare al meglio i valori della nostra comunità. Ci manchi tanto, caro Michele. Ora abbiamo il compito di raccogliere l’eredità che ci hai lasciato ed i valori che ci hai trasmesso, di stringerci attorno alla tua famiglia e di mantenere vivo il tuo ricordo. Abbiamo anche il compito di sostenere l’altra famiglia che si trova coinvolta in questo grande grandissimo dolore. Il nostro compito come comunità inizia qui. Ringrazio tutti e non mancheranno le iniziative in tuo nome, Michele. E’ una promessa che verrà mantenuta semplicemente perché Filottrano è la città di Michele Scarponi”.
Anche l’amico di Michele, il ciclista Luca Panichi, ha ricordato “lo stupore e la bellezza della vita che aveva “fatto sviluppare un grande senso di gratitudine a Michele, per tutti noi un leader, l’emblema del ciclismo umanitario, la metafora del ciclismo fatto di passione e amore per la vita”. L’intervento conclusivo è spettato a Fabio Bucco, presidente del Fan Club Scarponi che si è riportato alla frase scritta sulla bacheca dell’associazione. “Grazie grande amico… In queste parole – ha detto al microfono- c’è racchiuso tutto il nostro dolore. Poche settimane fa eravamo alla festa del Fan Club a festeggiarti, e tu aveva una battuta per tutti. Michele, eri i fratello maggiore che ci consigliava ma anche quello minore che sapeva ascoltare”.
(m.p.c.)
(foto Giusy Marinelli)
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