Tragedia dell’hotel Rigopiano, a Farindola (Pescara), sei le persone indagate tra amministratori e funzionari pubblici che sono stati iscritti dalla procura nel registro degli indagati. A riferirlo è l’Ansa, che riporta come si tratterebbe di una prima tranche dell’inchiesta sulla morte di 29 persone che hanno perso la vita lo scorso 18 gennaio dopo che una slavina ha travolto l’hotel. Tra le vittime anche la coppia abruzzese che viveva ad Osimo, il poliziotto Domenico Di Michelangelo e sua moglie Marina Serraiocco. Erano con il loro bambino, sopravvissuto alla tragedia, quando la valanga travolse l’hotel.
Sempre da quanto riferisce l’Ansa gli inquirenti stanno notificando in queste ore agli interessati l’iscrizione nel registro degli indagati. Tra questi risultano il presidente della Provincia di Pescara Antonio Di Marco, il sindaco di Farindola Ilario Lacchetta e il direttore dell’albergo Bruno Di Tommaso. Con loro sono stati iscritti sul registro degli imputati i due funzionari della Provincia Paolo D’Incecco e Mauro Di Blasio più il dipendente del comune di Farindola Enrico Colangeli. Nel dramma erano morti anche due ragazzi della provincia di Macerata: Marco Tanda ed Emanuele Bonifazi. Il primo, 25 anni, di Castelraimondo, pilota della Ryanair, il secondo, 31 anni, di Pioraco, dipendente dell’hotel.
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