di Agnese Carnevali
Nella baia che si prepara a festeggiare la conferma del vessillo blu della qualità, il Comune annuncia regole più severe contro i party selvaggi. E’ arrivata la convocazione a Roma per ritirare la Bandiera Blu 2017, ma intanto il Comune pensa a come evitare scene come quelle dello scorso 25 aprile e per tutelare l’ambiente di Portonovo. Ad anticiparlo è il vice sindaco Pierpaolo Sediari dopo che la festa alla Capannina è finita fuori controllo.
Un assedio di auto e sporcizia in occasione del party di inizio stagione della Capannina. Traffico bloccato, sosta selvaggia, rifiuti abbandonati, musica a tutto volume hanno scatenato l’indignazione di Italia Nostra e convinto il Comune a diffidare il locale a ripetere l’evento il primo maggio, come inizialmente previsto (leggi l’articolo). E l’amministrazione si prepara anche alla stretta sulle feste in spiaggia. «Non parliamo di vietarle – precisa Sediari -, ma certo è necessario rivedere i regolamenti per evitare che si ripresentino situazioni come quella del 25 aprile». Un vademecum per la corretta organizzazione dei party in riva al mare Ancona lo ha già, ma ad essere disciplinati sono solo l’orario oltre il quale non è consentita la musica in spiaggia – si spegne all’una il sabato, a mezzanotte gli altri giorni – ed il livello di decibel consentito – non oltre i 70. Ma a scatenare il caos a Portonovo il giorno della Festa della Liberazione non solo la musica alta, ma le migliaia di persone che hanno raggiunto il party, creando problemi di ordine pubblico, con conseguenze pesanti sulla viabilità (la cui situazione si è complicata ulteriormente a causa dell’incidente mortale sulla provinciale del Conero, leggi l’articolo) e sulla sosta. «Non ci erano stati chiesti permessi o autorizzazioni – riprende Sediari – che sono necessari, visto che l’area fuori dai locali è pubblica. Tutto questo va meglio disciplinato».
Pronto alla collaborazione per studiare soluzioni che consentano di animare la Baia senza che il divertimento sfugga di mano, il titolare della Capannina, Maurizio Sonnino, che dopo i problemi del 25 aprile, ha deciso di annullare l’evento in spiaggia previsto per il primo maggio. «Visto quanto accaduto qualche giorno fa, considerato il poco tempo a disposizione per organizzare un evento senza creare i disagi della volta scorsa e sentito il Comune, che non era favorevole alla manifestazione, abbiamo ritenuto che annullare la festa fosse la decisione più giusta ed intelligente» le parole di Sonnino. «D’altra parte – prosegue – spero ci sia la possibilità per il prossimo anno di studiare un sistema di autorizzazioni che ci consenta di continuare ad organizzare eventi in spiaggia che considero un aspetto positivo e di promozione di Portonovo. La festa della settimana scorsa – spiega – è stata ben organizzata, purtroppo era difficile quantificare in anticipo quante persone sarebbero venute. È vero che si sono creati dei forti disagi alla viabilità e alle persone che volevano vivere diversamente la Baia quel giorno. Ho avuto modo già di scusarmi con i colleghi e per quanto riguarda la pulizia abbiamo provveduto immediatamente a ripristinare il decoro della zona. Siamo consapevoli che siamo all’interno del Parco del Conero. Voglio sottolineare però – aggiunge ancora Sonnino – che quello dei parcheggi e della viabilità è un problema costante per Portonovo, che va risolto nel medio-lungo periodo. Manifestazioni o no, durante le giornate di maggior affluenza alla spiaggia ci sono delle criticità evidenti. Dobbiamo fare in modo che Portonovo sia accessibile ai tanti che la amano o la vogliono scoprire».
Tra le soluzioni, il bagnino di Portonovo, Edoardo Rubini, torna a proporre il sentiero affianco al ristorante Emilia della sua famiglia, come via alternativa e panoramica, immersa nel verde, per raggiungere Portonovo a piedi, ma anche come strada veloce utilizzabile solo dai mezzi di soccorso in caso di emergenze. «Ho accompagnato personalmente le istituzioni e gli enti preposti due anni fa – afferma Rubini -. Faccio un appello affinché siate sensibili per garantire la sicurezza a Portonovo. Con quello che è successo il 25 aprile, l’intasamento per il parcheggio lungo tutta la strada, si è rischiato grosso. Un malore o un incendio sarebbero stati fatali. Né un’ambulanza o peggio un camion dei pompieri sarebbero mai riusciti a venire giù».
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