di Maria Paola Cancellieri
Sono state sette ore d’indagine, “strane ma emozionanti” come le ha definite Carmelo Paparone. “Ora però ci prenderemo 90 giorni di tempo per analizzare il materiale raccolto. Abbiamo tanti impegni e il caso offagnese merita approfondimenti. In via eccezionale ci siamo trattenuti nella Rocca dalle 20 di ieri fino alle 5.30 di stamattina. Da mezzanotte alle 2.40 sembrava tutto tranquillo. Poi però si sono manifestate situazioni anomale che ci fanno pensare che qualche entità abita li dentro”. Non ha dubbi il presidente di Italian Paranormal Research: nella fortezza militare cinquecentesca si aggira una presenza misteriosa, si chiami Ofelia o con qualsiasi altro nome. “C’è solo da identificarla” asserisce.
La squadra romagnola del paranormale ha mantenuto la promessa. Dopo un primo sopralluogo svolto nel borgo medievale a marzo (leggi l’articolo), la scorsa notte i cinque ricercatori che la compongono sono entrati di nuovo della dimensione dell’ignoto per cercare di scovare la figura misteriosa che passeggia tra i merli della Rocca. Hanno dato la caccia all’intrusa con sofisticati apparecchi tecnologici. E qualcosa si sarebbe mosso davvero. “La prova che ci fa ritenere fondata la nostra tesi – prosegue Paparone – è stato l’esito del test della pallina nella stanza del pozzo, dove è stata registrata la prima apparizione di Ofelia. Abbiamo sistemato una pallina nelle vicinanze del pozzo e della ringhiera che lo protegge. A chiamata e comando, per ben tre volte consecutive, la pallina è caduta a terra. Noi osservavamo il fenomeno a due metri dal pozzo. Quella stanza non ha finestre e non c’erano quindi correnti d’aria che potessero destabilizzare l’equilibrio della pallina. Stanotte, poi, non sono state registrate scosse di terremoto. Nello stesso istante in cui la pallina precipitava, i nostri strumenti registravano picchi di campi magnetici”.
La scena è stata ripresa dalle telecamere ed ora i filmati dovranno essere analizzati, fotogramma per fotogramma. “In un’altra stanza la nostra telecamera fissa è stata gettata a terra all’improvviso ed in un altro locale ancora abbiamo registrato con il magnetofono alcuni suoni che forse contengono messaggi vocali metafonici. Naturalmente per ora sono solo supposizioni che dovremo andare ad approfondire con il nostro tecnico audio, Soili Ranieri, prima di pronunciarci definitivamente”. Anche la sensitiva del team, Ramona Mengozzi, stanotte si è soffermata nella stanza sotto il mastio avendo percepito alcune presenze anomale, non violente però e ne’ forti.
Al contest hanno partecipato come ospiti esterni due rappresentanti della Pro Loco di Offagna e anche la jesina Gaia Amicucci, appassionata di paranormale. Proprio lei, quasi nelle vesti di un notaio, ha potuto seguire in presa diretta tutte le fasi della lunga notte ai confini della realtà trascorsa sui camminamenti e nelle segrete della Rocca, per certificare la professionalità dei ragazzi dell’Ips. “Torneremo nelle Marche nel 2018 – promette il presidente di Italian Paranormal Research – Abbiamo intenzione di svolgere un sopralluogo in un ex manicomio e dovremo scegliere tra la struttura di Ancona e quella di Pesaro”.
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