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Offagna e il patto di stabilità sforato,
Gatto: “Senza una trattativa
non abbiamo tante speranze” (Video)

OFFAGNA - L'accordo stragiudiziale sanerebbe le ferite del borgo medievale. L'ex sindaco e il segretario regionale Pd, Francesco Comi, hanno annunciato anche il deposito di un emendamento per la manovra correttiva finanziaria del governo a firma dei parlamentari democrat marchigiani per esonerare i piccoli Comuni in difficoltà dal rispetto dei vincoli
Dissesto finanziario di Offagna e multa per il mancato rispetto del patto di stabilità, le soluzioni di Francesco Comi, segretario Pd Marche e dell'ex sindaco democrat Stefano Gatto

La conferenza stampa di questa mattina

Stefano Gatto

Il commissario liquidatore continuerà a lavorare per  trovare strategie utili ad azzerare i vecchi debiti del Comune di Offagna. L’ente è stata dichiarato in dissesto finanziario a marzo 2016 dopo la maxi condanna per il risarcimento della morte del piccolo Amos. Il prossimo sindaco, da eleggere l’11 giugno (leggi l’articolo), dovrà invece cercare di far quadrare il bilancio gravato da una multa di 300.000 euro di tagli ai trasferimenti statali per non aver rispettato il vincolo del patto di stabilità, proprio a seguito del dissesto. I parlamentari marchigiani del Pd hanno però proposto un emendamento alla manovra correttiva di bilancio del governo per esentare i piccoli Comuni dal patto di stabilità. E questa potrebbe essere una soluzione 

I tempi sono davvero stretti. Il commissario prefettizio  di Offagna ha già inviato la proposta di un secondo piano di riequilibrio di bilancio per il borgo medievale che è stata però respinta dal Ministero. Avrà tempo fino al 3 maggio per formularne una seconda, migliorativa ma se anche questa opzione fallirà, la patata bollente passerà in mano al primo cittadino che gli offagnesi sceglieranno a giugno. Entro 3 mesi dal suo insediamento, come prescrive la legge, dovrà infatti riassestare i conti. La data ultima è fissata per l’11 settembre 2017. Se non ci riuscirà, l’amministrazione comunale neoeletta rischia di essere commissariata e il consiglio comunale sciolto dal prefetto per dichiarare il default bis. Un de ja vu, uno scenario apocalittico ma “possibile se non probabile”, oggi delineato dal sindaco dimissionario Stefano Gatto e dalla sua giunta nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato anche il segretario regionale del Pd, Francesco Comi, e la candidata a sindaca di ‘Offagna per Tutti’, Donatella Manetti (leggi l’articolo).

Francesco Comi

La ricetta studiata dai democrat per non finire nel baratro passa quindi per l’emendamento d’esonero per i piccoli Comuni in difficoltà, firmato dall’on. Petrini, vice presidente della commissione bilancio alla Camera. “L’emendamento – ha precisato Comi – è già all’ordine del giorno della commissione competente ed è stato presentato 3 giorni fa dal gruppo dei parlamentari marchigiani. Sul piano formale c’è questo tentativo”. Stamattina Gatto ha riepilogato la tappe salienti della vicenda che hanno portato lo Stato a comminare la multa, un macigno sui conti già in rosso di Offagna. “Nel 2016 abbiamo preso questa sanzione di 300.000 euro, ma è ipotizzabile che registreremo sforamenti anche nel 2018 e 2019. Un dissesto sul dissesto, insomma. Il commissario prefettizio ha già tagliato tutti i servizi e non resta che mettere in part time i dipendenti del Comune. Ma poi chi lavorerà?” si è domandato l’ex sindaco nella saletta del B&B ‘Punto magico’ di via Pago. Gatto ha però ipotizzato margini di manovra per una trattativa, per far sospendere la multa, in attesa che la sentenza con la condanna risarcitoria divenga definitiva.

“Noi abbiamo ereditato questa situazione. Potevamo accantonare somme in vista della causa – ha rimarcato il sindaco dimissionario- C’era sì un senso di opportunità, ma siccome la causa penale si è chiusa nel 2006, la mia amministrazione è iniziata nel 2009 e era pendente già una nuova causa civile. Io non avrei potuto trattare con la famiglia: se poi avessimo vinto in tribunale,  avrei creato un danno erariale. Alla nuova amministrazione dico che se non si supera il problema del patto di stabilità con una trattativa veloce, un accordo stragiudiziale accettato con un pagamento in 10 anni, credo che Offagna non avrà speranza”. Gatto ha ricordato inoltre l’opportunità offerta dalla Regione di corrispondere 200.000 euro al Comune  per arrivare a un accordo extragiudiziale con i familiari del bimbo. Denaro che si sarebbe sommato al massimale di 250.000 euro garantiti dalla polizza assicurativa del Comune. “L’impegno della Regione c’è ancora – ha chiosato Francesco Comi – Allora le condizioni c’erano per quella cifra, ora bisogna vedere se ci sono le condizioni per renderla migliore o diversa. Tutti i contendenti di questa elezione comunale debbono sapere che non c’è alcuna responsabilità del’amministrazione comunale uscente. Parliamo di crediti liquidi esigibili maturati per una sentenza per fatti di 20 anni fa, non addebitabili pertanto all’ultimo governo”.

(m.p.c.)

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