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Gabriella Gobbi prima ricercatrice donna
a vincere il Premio Dr. Samarthji Lal (Video)

MONTREAL - La docente della McGill University di Montreal è originaria di Osimo ed è specializzata in Psichiatria Neurobiologica. Ha ottenuto il prestigioso riconoscimento della fondazione canadese 'Graham Boeckh' per i suoi studi nel campo della salute mentale. Nel 2013 la città dei senza testa le aveva conferito la civica benemerenza
L’intervista della professoressa Gabriella Gobbi alla Fondazione Graham Boeckh

Gabriella Gobbi

L’osimana Gabriella Gobbi, professore associato di Psichiatria Neurobiologica, del Dipartimento di Psichiatria della McGill University di Montreal, in Canada, si aggiudica il Premio 2017 per la ricerca sulla salute mentale intitolato al professore Samarthji Lal, scomparso nel 2009. E’ la prima donna ad ottenere il prestigioso riconoscimento bandito ormai da sette anni dalla fondazione canadese ‘Graham Boeckh’ che finanzia iniziative internazionali nel settore della salute mentale. In una video- intervista rilasciata alla stessa istituzione, la ricercatrice osimana di 51 anni racconta di aver cominciato ad amare la medicina e la psichiatria fin da quando aveva 14 anni. Al posto dei fumetti di Topolino preferiva leggere ‘L’interpretazione dei sogni’ di Freud. “E da quel momento è iniziato il mio interesse per la psicologia e la psicanalisi” ricorda.

Duranti gli studi universitari alla facoltà di Medicina dalla Cattolica di Roma, ha poi iniziato ad approfondire le ricerche sulla psicofarmacologia. “Sedici anni fa le persone che soffrivano di disturbo bipolare erano destinate a vivere la loro vita in un dipartimento psichiatrico oggi invece abbiamo trovato la cura per questa patologia – spiega ancora nella video intervista – e chi ne è affetto può essere trattato con medicine e con la psicoterapia. Può avere una vita normale, si può sposare, avere figli, può diventare un insegnante, un avvocato o un dottore. Può avere soddisfazioni nella sua vita. Quindi penso che la psicofarmacologia e la ricerca per trovare nuove medicine possono aiutare ancora molte persone ad avere una vita normale, felice”.

La ricercatrice osimana nel 2013 a palazzo comunale per il ritiro della pergamena della civica benemerenza

Passando in rassegna le tappe più importanti della sua carriera, la ricercatrice riconduce i risultati migliori “al momento in cui ho avuto l’illuminazione, quando il mio laboratorio ha scoperto qualcosa di nuovo. Questa cosa – rammenta – è successa per la prima volta nel 2002 quando abbiamo scoperto che la cannabis ha un potente effetto antidepressivo nel cervello. Siamo stati il primo laboratorio ad aver individuato il meccanismo collegato al consumo adolescenziale di cannabis e alla depressione. Questa ricerca ha avuto un grande impatto perché ha influenzato anche la politica del governo sulla cannabis ed i giovani”.

L’importanza di aver ricevuto il VII Premio Dr.Samarthji Lal quindi è riposta intanto nella figura dello scienziato che lo ispira, non conosciuto dalla Gobbi ma da lei considerato “un grande pioniere della moderna psichiatria” perché “credeva nell’importanza della ricerca associata al lavoro clinico” e poi nell’orgoglio di essere stata la prima donna a riceverlo. “Spero che questo possa incoraggiare altre donne ad entrare nel campo della ricerca della salute mentale – è l’auspicio finale dell’intervista – molte abbandonano nell’impossibilità di conciliare famiglia e lavoro. E’ vero, la ricerca richiede molti sacrifici ad una donna. La ricerca sulla mente però ha bisogno di donne, capaci di esprimere empatia e compassione, quindi per il futuro spero davvero di vederne di più al lavoro”.

Gabriella Gobbi alla consegna, nel 2016, della borsa di studio intitolata alla memoria della madre e della sorella

Nel 2013 Osimo, città natale della docente della McGill Universitym le 2013 le aveva  conferito la civica benemerenza per i riconoscimenti ottenuti dalla comunità scientifica internazionale con i risultati conseguiti sul campo. Gabriella Gobbi è specializzata in malattie mentali e tossicodipendenze. Su suo suggerimento la città dei senza testa ha anche istituito una borsa di studio, intitolata alla memoria di Liliana e Cristina Gobbi, rispettivamente mamma e sorella di Gabriella, a favore degli  studenti osimani desiderosi di fare esperienze di studio o ricerca presso strutture canadesi.

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