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Mezzavalle, chiusi anche
i servizi igienici
“E’ emergenza sanitaria”

ANCONA – Dopo lo stop alle docce, fuori uso anche i bagni. Il comitato Mezzavalle Libera: “Le persone si arrangiano in acqua o tra i cespugli. Inaccettabile dopo due anni di segnalazioni”

Lo striscione issato dal comitato Mezzavalle Libera

 

di Emanuele Garofalo

Più che selvaggia, la spiaggia di Mezzavalle è diventata incivile. Gli oltre 70 mila euro spesi dal Comune per bonificare l’arenile da eternit, barche abbandonate e capanni abusivi dopo anni di incuria (leggi l’articolo) non hanno risolto il nodo dei bagni e delle docce. Il Comune aveva già anticipato che avrebbe chiuso le docce per questa estate, perché sarebbe costato troppo installare un nuovo impianto per sistemare le fosse biologiche ormai sature (leggi l’articolo). Perciò niente docce per evitare che i liquami finiscano per tracimare in mare. Ma per lo stesso motivo, la spiaggia è colpevolmente anche senza bagni. Il Comune aveva promesso una soluzione per i due lavandini e il water in tempo per i primi tuffi. “Nonostante le rassicurazioni ricevute dal Comune di Ancona riguardo ai bagni ancora nulla è a posto” commenta il comitato Mezzavalle Libera, denunciando una “emergenza sanitaria” in atto nella spiaggia più amata dagli ambientalisti. “I bagni dovevano essere pronti per questo primo weekend di giugno” continua il comitato, con il risultato che i primi bagnanti di questo fine settimana davvero estivo si sono dovuti arrangiare per sostituire i servizi igienici. “Tutto questo è assolutamente inaccettabile dopo 2 anni di segnalazioni e denunce” aggiunge il comitato. Infine, fanno notare che neanche i cestini e la raccolta dei rifiuti sono pronti, nonostante il servizio rientri tra quelli dati in appalto alla cordata che gestisce pulizia e parcheggi di Portonovo e Mezzavalle. “Basta chiacchiere è l’ora dei fatti” sbotta il comitato.

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