di Agnese Carnevali
Sorpresa: stagione senza ripascimenti a Portonovo con la spiaggia ridotta al minimo. Da Emilia non resta che una sola fila di ombrelloni addossati al ristorante, mentre la mareggiata della notte scorsa si è portata via buona parte dell’arenile di Spiaggia Bonetti. Ma la battigia non verrà ripristinata. Non per questa stagione almeno, a dispetto di quanto annunciato e del progetto approvato nei mesi scorsi. Proprio a giugno era previsto il ripascimento da 7.800 metri cubi di ciottoli (leggi l’articolo), provenienti dal fiume Esino o in sub ordine dal Musone, da portare nella Baia nei tratti Ramona-molo, molo-le terrazze e dalla Torre de Bosis fino alla chiesetta. È in queste zone che gli studi del Comune avevano rilevato i maggiori arretramenti della spiaggia, da un minimo di 3-6 metri alla punta massima di 12,70 metri. Il cantiere sarebbe dovuto durare 19 giorni, con turni notturni per non intralciare la stagione, già partita al massimo. Ma qualcosa sembra essere andato storto.
La fumata nera al via ai lavori, qualche giorno fa all’ultima conferenza dei servizi. Operazione stoppata, nonostante il progetto e la richiesta di valutazione di impatto ambientale inviata da Comune alla Regione. Pochi i dettagli di quanto accaduto. «I tempi per il rilascio delle autorizzazioni si sono allungati rispetto alle previsioni – le parole dell’assessore all’Urbanistica Pierpaolo Sediari -. Vogliamo fare le cose nel migliore dei modi, ma questo presuppone una programmazione ed un iter più lunghi». Uno slittamento che di fatto cancella l’intervento in programma per quest’anno, rimandandolo a data da destinarsi. Intanto la spiagga è ridotta all’osso, in particolare nella zona del molo e dello stabilimento Emilia rimasto con una sola fila di ombrelloni addossati al ristorante. Preoccupato Paolo Bonetti, titolare della spiaggia che porta il suo nome. «La situazione è meno complicata rispetto alla zona del molo, ma se si verifica un’altra mareggiata tipo quella della notte scorsa, che ha portato via buona parte dell’arenile, non so in che condizioni potremmo ritrovarci». Ci si affida dunque alla clemenza del meteo per mantenere il bagnasciuga che resta.
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