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Trasferimento delle 8 educatrici
dei Nido di Osimo
alla Asso: la Cgil si oppone

CONTRATTI - Ieri un nuovo incontro sindacale in municipio per chiedere di nuovo un cambio di passo all’amministrazione Pugnaloni. Andrea Raschia: "Questa esternalizzazione viene dal passato ed è considerata unanimemente inaccettabile"

Osimo, palazzo comunale

Operatrici egli asili comunali di Osimo da trasferire nell’organico della Asso; si è svolto ieri un nuovo incontro sindacale in municipio per chiedere di nuovo un cambio di passo all’amministrazione Pugnaloni (leggi l’articolo). “Dopo l’incontro della delegazione trattante, abbiamo avuto l’impressione -trasmessa dalla parte pubblica- che l’amministrazione non abbia ancora maturato volontà di cambiare indirizzo, intenzionata com’è a procedere” scrive in una nota Andrea Raschia, responsabile Fp-Cgil Ancona – Ieri la Rsu ha insistito con tanta forza e determinazione al punto che le parti hanno saggiamente concordato di rinviare ogni decisione all’esito di un approfondimento ulteriore su ipotesi alternative circa il possibile utilizzo di strumenti in grado di mantenere la titolarità del rapporto di lavoro delle educatrici in capo al Comune”. Al tavolo di confronto la Cgil ha delineato delle soluzioni alternative per il futuro delle 8 educatrici.

“Com’è noto, numerosi colleghi sono intervenuti per chiedere un diverso approccio ai temi organizzativi, rivendicando in particolare una profonda rottura con i sistemi adottati da varie amministrazioni impegnate nell’opera di smantellamento del Comune a favore del passaggio di competenze all’esterno. – ricorda ancora Raschia – Competenze e personale, è utile precisare. E i risultati, purtroppo, sono sotto gli occhi di tutti: strutture comunali ridotte ai minimi termini, livello dirigenziale praticamente decapitato e il fiorire di società per la gestione di servizi diversi, che hanno finito per frantumare il lavoro. un esempio per tutti, l’Azienda Asso che provvede all’offerta di servizi sociali, scolastici, educativi e a soggetti svantaggiati. Attualmente l’Azienda speciale del Comune occupa oltre 150 lavoratrici e lavoratori utilizzando almeno 10 contratti diversi”. Tra l’altro l’azienda speciale del Comune di Osimo ha già altri problemi da risolvere (leggi l’articolo).

La sigla sindacale mette pertanto in evidenza che “l’assemblea unitaria del personale del Comune è stata capace di esprimersi con un voto conclusivo in ordine all’avvio di una diversa stagione. Una decisione che rappresenta la bussola per la nuova direzione di marcia, che chiama adesso l’amministrazione alla massima coerenza per segnare nei fatti quel deciso cambio di rotta, con una concreta riorganizzazione dei servizi comunali, valorizzando appieno esperienza e competenze maturate, oltre all’insostituibile contributo del personale, mettendo fine alla pratica delle esternalizzazioni di cui il trasferimento delle educatrici -altre 8 unità- dal Comune all’Azienda Asso rappresenta l’ultimo tassello di un’operazione considerata oggi unanimemente inaccettabile”.

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