di Agnese Carnevali
Doppio intervento di riqualificazione agli Archi di Ancona. Dopo il bando periferie, il Comune centra quello per la aree urbane degradate (Aud) della presidenza del Consiglio dei ministri e porta a casa altri 2 milioni di euro a fondo perduto – ai quali si aggiungerà un altro milione di cofinanziamento Erap – per il recupero urbano e, in questo caso, anche sociale del quartiere, in particolare l’area di Borgo Pio. Il progetto, secondo su 800 domande, di cui solo le prime 45 finanziate, prevede la realizzazione di un social lab, ovvero la riqualificazione della struttura e dei servizi del Centro H, il rifacimento della palestra esistente, un intervento di edilizia sociale e la realizzazione di un parco urbano nella zona della rupe di via Fornaci comunali alle spalle degli Archi.
«Si tratta di un bando diverso, ed antecedente, da quello per le periferie dei capoluoghi del 2016 che il Comune ha già vinto, con finalità analoghe anche se in questo caso – spiega il sindaco Valeria Mancinelli – all’aspetto di mera riqualificazione urbana si unisce anche un’azione sociale, riempiendo di attività e servizi le strutture che si andranno a realizzare». Un progetto complementare a quello delle periferie che il Comune ha rivolto sempre alla zona Archi-Stazione-Palombella e che in parte si sovrappone. «La doppia partecipazione era possibile – sottolinea il sindaco -, vedremo se stralciando la parte di Borgo Pio dal bando periferie possiamo utilizzare i soldi del finanziamento che andremo a risparmiare per altri interventi».
Il social lab sorgerà dalla demolizione del prefabbricato che ospita attualmente il Centro H per la disabilità e l’associazione Archi vivi. La nuova struttura, su due livelli, è pernsata per ospitare il nuovo servizio Spazio-Archicittà, un centro integrato per servizi sociali ed educativi. «Si tratterà di uno spazio vero e proprio per l’accoglienza, dedicato a chi vive il quartiere – le parole dell’assessore alle Politiche sociali, Emma Capogrossi -. All’interno si terranno laboratori di attività specifiche, scambi culturali e per la promozione della partecipazione del quartiere». Demolita e ricostruita anche la palestra che sarà adibita al basket ed alla pallavolo oltre a vari tipi di ginnastica. Sei saranno le abitazioni distributi su due piani che saranno realizzate dall’Erap e poi l’intervento sul parco urbano della rupe, in particolare con l’intervento sui sentieri. «Li metteremo in sicurezza, verranno puliti, bonificati ed illuminati».
Avvio dei lavori previsti nel 2018. A fine luglio la firma della convenzione per il bando delle aree degradate. Entro l’anno la progettazione definitiva ed esecutiva per poter poi andare ad appaltare i lavori. Cronoprogramma che procederà all’incirca in contemporanea con l’altro bando. Per quello delle periferie, come illustrato dal dirigente Claudio Centanni, entro l’estate l’approvazione dello schema di convenzione da parte della presidenza del Consiglio dei ministri, poi due mesi per la registrazione alla Corte dei Conti e la firma della convenzione, altri due per il progetto definitivo e ancora 60 giorni per quello esecutivo. «Da qui a fine anno – afferma l’assessore Manarini – dovremmo essere in grado di dare gli incarichi di progettazione ed avviare il cantiere nel 2018, ma tutto dipende dalla data di stipula della convenzione».
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E si continua inesorabilmente con questo stile architettonico razionalista e freddo come una sala di autopsia…manco fosse un ospedale…. che tristesss! 🙁